Truffa Online: cosa fare e come recuperare i soldi?

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Truffa Online: cosa fare e come recuperare i soldi?

Molte persone che hanno subìto una truffa online si sono rivolte nel corso degli anni al nostro studio legale internazionale per trovare una soluzione e – soprattutto – per cercare di recuperare i soldi che hanno investito in Trading on line, BitCoin, Opzioni Binarie, NFT, Forex. Alcuni di loro sono stati addirittura vittime del cd. ‘Schema Ponzi’.

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    Se hai subìto una truffa online, sono sicuro ti sentirai perso e non sai cosa fare o come comportarti: pensi che persi siano i soldi da te investiti e che gli stessi siano irrecuperabili: devi sapere che una soluzione c’è, un tentativo puoi farlo! 

    Contattaci subito per avere una prima valutazione gratuita del tuo caso e, dunque, per capire se nel tuo caso sia possibile oppure no esperire un tentativo per recuperare i soldi che reputi persi.

    Compila la richiesta qui sopra, sarai contattato nel più breve tempo possibile da un nostro consulente specializzato.

    Leggi qui sotto diversi casi di truffa che abbiamo affrontato.

    Ti spiego adesso quale è la nostra esperienza nei casi di truffa online e cosa tu debba fare per recuperare i soldi che pensavi essere stati investiti.

    Quale è la nostra esperienza nei casi di truffa online?

    Come ti ho detto abbiamo affrontato diversi casi di persone che si sono rivolte al nostro studio legale internazionale per recuperare il credito (a volte anche molto elevato) che avevano investito in quelli che poi si sono rivelati essere falsi investimenti.

    Addirittura posso raccontarti di una persona che si è rivolta a noi dopo aver investito delle cifre che sono arrivate fino all’importo di ben 200.000 euro.

    Hai capito bene, duecentomila euro di investimento in criptovalute: investimento che in realtà non è mai avvenuto poiché il falso trader si era intascato i soldi e non aveva fatto alcun investimento! 

    duecentomila euro di investimento in criptovalute

    Infatti, dopo aver versato questa ingente somma di denaro, il consulente finanziario è sparito con i soldi.

    La più classica delle truffe finanziarie. 

    In base alla nostra esperienza posso dirti che lo schema della truffa online è sempre lo stesso:

    1. il falso consulente finanziario ti propone un piccolo investimento che effettivamente ti porta un piccolo reddito;
    2. sulla piattaforma della società di turno si vede un guadagno che nella realtà è solo apparente e serve per invogliarti a farti fare altri investimenti;
    3. il falso trader inizia a guadagnare la tua fiducia attraverso affinate tecniche di manipolazione mentale;
    4. ti propone investimenti sempre più grandi perché sulla piattaforma fa apparire un guadagno che è solo fittizio;
    5. ingolosito dal denaro che vedi sulla piattaforma chiedi di poter prelevare il profitto;
    6. qui inizia il calvario poiché ti chiedono altro denaro per prelevare dicendo che servono tasse, commissioni, depositi antiriciclaggio etc. ma non ti restituiranno mai nulla;
    7. quando hanno capito che non hai più nulla scappano con il denaro che tu credevi essere stato investito.

    È proprio quello che è capitato al nostro assistito che ci ha contattati disperato.

    Ti allego qui il suo messaggio whatsapp con la successiva richiesta di aiuto per truffa online dopo aver versato la somma di euro 200.000.

    Messaggio whatsapp con la richiesta di aiuto per truffa online dopo aver versato la somma di euro 200.000

    Siccome riceviamo tantissime richieste di aiuto come queste, abbiamo deciso di scrivere quest’articolo per dirti cosa fare nel caso in cui tu sia stato truffato on line da falsi promoter o falsi consulenti. 

    Cosa fare in caso di truffa online?

    Se ti trovi nelle stesse condizioni di molti dei nostri assistiti e dunque anche tu ti trovi ad aver subito una truffa online, il nostro consiglio è quello di denunciare immediatamente l’accaduto alla Forze dell’ordine.

    Ma come? Quali sono i consigli che posso darti? Te lo spiego subito!

    Quello che devi sapere è che in questi casi, essere veloci, fa la differenza e potrebbe consentirti di recuperare i soldi da te investiti. 

    Perché dico questo?

    Perché nella maggior parte dei casi i soldi per l’investimento vengono trasferiti tramite bonifico bancario (o comunque versamento in quale modo registrato) e sai benissimo che ogni movimento bancario può essere rintracciato.

    È chiaro che però più passa il tempo è più sarà difficile seguire il denaro perché il truffatore tenterà di ostacolare il rinvenimento dei soldi attraverso diversi movimenti bancari di cui, alcuni, sicuramente all’estero.

    Dunque è fondamentale denunciare subito per avere più opportunità di stroncare sul nascere la truffa e soprattutto recuperare i soldi.

    A chi va fatta la denuncia per truffa online?

    Il nostro consiglio è quello di farla alla Procura della Repubblica del comune di residenza. 

    Spesso leggiamo e sentiamo che la denuncia per truffa online vada fatta alla Polizia Postale: su questo punto vorrei darti dei chiarimenti. È sicuramente possibile denunciare alla Polizia Postale ma questo comporterebbe un ritardo dei tempi nel tentativo di recupero dei soldi. Ti spiego il perché? 

    La Polizia Postale deve – per intraprendere le indagini e dunque rintracciare il colpevole ed i tuoi soldi – comunicare quanto accaduto al Pubblico Ministero che necessariamente coordinerà le indagini per trovare il truffatore ed i soldi da te investiti.

    Quindi, depositando direttamente la denuncia presso la Procura della Repubblica si salta un passaggio (in quanto si va direttamente dal Procuratore) e si risparmia tempo che come detto, in questi casi, è la cosa più saggia ed utile da fare.

    Inoltre un’altra considerazione bisogna fare sul punto.

    La cosa che ti interessa maggiormente è il recupero dei soldi: le indagini patrimoniali non sono fatte dalla Polizia Postale ma – molto spesso – vengono fatte dalla Guardia di Finanza, che possiede gli strumenti investigativi idonei per seguire il denaro che tu credevi essere stato investito.

    Quindi, a nostro avviso, la denuncia deve essere depositata presso la locale Procura della Repubblica affinché sia il Procuratore della Repubblica (o un suo sostituto) a coordinare le indagini arrivando alla individuazione del responsabile (nel caso in cui non si conosca la sua identità) ed al rinvenimento dei soldi indebitamente a te sottratti con l’inganno.

    Cosa scrivere nella denuncia-querela?  

    Scrivere una buona denuncia querela è un passo fondamentale per recuperare il denaro, questo perché le indagini finalizzate ad individuare il responsabile e recuperare i soldi partiranno proprio dal tuo racconto dei fatti e dalle informazioni che inserirai all’interno della medesima.

    Più informazioni saranno date e maggiori possibilità ci saranno per rinvenire il colpevole della truffa online ed il rintraccio del capitale apparentemente investiti.

    Devi sapere che le indagini partono proprio con la tua denuncia e che quindi, con informazioni specifiche e dettagliate, avvantaggerai il lavoro che le forze dell’ordine dovranno svolgere.

    Quali sono le informazioni che devo inserire nella denuncia per truffa online? 

    Qui ti segnalo le informazioni che di solito inseriamo all’interno delle denunce che scriviamo in favore delle persone che si rivolgono a noi dopo aver subito una truffa on line:

    Ecco cosa devi inserire nella denuncia:

    • se a conoscenza, le generalità della persona che ti ha proposto gli investimenti ed a cui sono stati dati i soldi;
    • tutte le conversazioni intrattenute con la persona (messaggi, whatsapp, mail, telegram, chat instagram, chat facebook etc);
    • foto, immagini e contatti di questa persona;
    • la distinta di ogni pagamento fatto;
    • i riferimenti bancari o del conto dove sono stati trasferiti i soldi;
    • qualsiasi altra informazione che possa essere utile al rintraccio della persona, la sua identificazione, il rinvenimento del denaro.

    È chiaro che l’elenco dei documenti da allegare alla denuncia non è esaustivo e varia a seconda dei casi: il principio è che più informazioni dai alle Autorità Giudiziarie più è facile recuperare i tuoi soldi.

    La denuncia va scritta tramite un avvocato per truffa online?

    Non necessariamente la denuncia va scritta per il tramite di un avvocato: puoi scrivere la denuncia anche da solo ma ti suggeriamo di seguire alla lettera i nostri consigli. Sia quelli che ti abbiamo menzionato in questo articolo, sia quelli che troverai sul nostro sito.

    A tal proposito ti segnaliamo altri articoli sul nostro sito dove ti spieghiamo passo dopo passo come fare per scrivere una denuncia querela efficace e completa

    Eccoli qui:

    Devo dirti però che la denuncia scritta da un avvocato specializzato nelle truffe on line può essere sicuramente più completa ed efficace per raggiungere il risultato sperato.

    Perché denunciare una truffa online tramite un avvocato? Beh, un avvocato ha scritto più denunce querele nell’arco della sua vita professionale, saprà valutare meglio il caso e dunque darti migliori consigli su come fare per risolvere il tuo problema.

    Passiamo adesso alla fase più critica: come recuperare i soldi in caso di truffa online?

    Quali reati sono ipotizzabile in questi casi?

    Diversamente da quanto si possa credere, nel caso di una truffa online, non sussiste -a nostro avviso- il solo reato di truffa (ex art. 640 cod. pen.) ma anche altre e più gravi fattispecie di reato.

    Innanzitutto occorre dire che la truffa è pluriaggravata poiché sussistono anche le aggravanti della minorata difesa (prevista dall’art. 61 co. 1 n. cod. pen.) nonché dall’aver cagionato alla persona offesa un danno patrimoniale di rilevante gravità (prevista dall’art. 61 co. 1 n. 7 cod. pen.).

    Sussiste la minorata difesa quando la truffa è perpetrata mediante internet e dunque non si conosce la reale identità del truffatore mentre sussiste il danno di rilevante gravità quando -con riferimento alla situazione patrimoniale del soggetto truffato- l’importo della truffa è di ammontare considerevole.

    Inoltre sussiste il delitto di estorsione (o tentata estorsione) quando il (finto) consulente finanziario vi dice che dovere pagare le tasse (o altre commissioni) altrimenti non vi possono sbloccare il capitale: infatti, in questo caso, sussiste una minaccia (il mancato sblocco dei fondi) ancorata al danno patrimoniale (mancata restituzione dei fondi) e che quindi porta alla configurazione nel caso di specie al delitto di (tentata) estorsione. Se si effettua il pagamento si parla di estorsione mentre se non si effettua il pagamento si parla di tentata estorsione.

    Ed ancora, a nostro avviso, sussiste il delitto previsto dall’art. 166 del TUF ovverosia il delitto di ‘abusivismo finanziario’ in quanto il (falso) consulente non ha alcuna certificazione per proporre gli investimenti nonché il delitto di autoriciclaggio (art. 648ter1 cod. pen.) in quanto le operazioni di trasferimento di denaro (bancarie e crypto) sono sicuramente servite per ostacolare la identificazione dei responsabili ed il rinvenimento dei capitali.

    Qualora le truffe siano state perpetrate nei confronti di più persone, secondo il medesimo schema, sussisterebbe anche il delitto di associazione per delinquere (ex art. 416 cod. pen.) finalizzata alla commissione di più reati, le truffe per l’appunto.

    Pertanto, appare opportuno chiarire, che la denuncia da depositare alle forze dell’ordine non deve riguardare, dunque, solo l’ipotesi di truffa ma anche le diverse e distinte ipotesi delittuose sopra segnalate.

    Come recuperare i soldi se ho subito una truffa online?

    Ed allora, come ti ho fino ad ora spiegato, il modo migliore per recuperare i soldi – dopo aver subito una truffa online – è quello di denunciare i fatti attraverso una denuncia-querela dettagliata a cui vanno allegati tutti i documenti necessari per aiutare ed agevolare il lavoro delle forze dell’ordine.

    Infatti, una volta che parte l’indagine, che il truffatore viene identificato, e che i soldi vengono rinvenuti sui conti bancari, il Pubblico Ministero richiederà al Giudice il sequestro preventivo dei soldi che il truffatore ha indebitamente ricevuto a fronte delle false promesse di investimenti che ti ha fatto.

    Attraverso il sequestro preventivo, i soldi vengono congelati ed il truffatore non ne potrà più disporre. Una volta che i soldi sono bloccati, il gioco è fatto: si chiede al Giudice la restituzione del denaro all’avente diritto, il legittimo proprietario. Ci sono stati infatti dei casi ove vi è stato il sequestro della valuta virtuale contenuta all’interno di alcuni portafogli virtuali (cd. ‘wallet’) riconducibili ai truffatori. Il caso è ben descritto all’interno della sentenza n. 44378 del 2022 emessa dalla Suprema Corte di cassazione Seconda Sezione Penale.

    Dunque i soldi che hai versato al truffatore saranno a te restituiti. Se vuoi ricevere altre informazioni vai alla pagina sul sequestro preventivo e cosa prevede la legge sul punto.

    Come è possibile rintracciare i soldi della truffa online?

    Come prima ti ho anticipato, tutti i trasferimenti bancari o virtuali sono certamente tracciati e quindi il denaro può sempre essere ritrovato anche se è depositato in un conto estero.

    Infatti le forze dell’ordine, in particolar modo la Guardia di Finanza, hanno accesso a banche dati nazionali ed internazionali per seguire i movimenti finanziari sospetti che provengono da delitti come può essere ad esempio un movimento di soldi derivante da una truffa on line.

    A livello internazionale vigono diversi accordi di cooperazione giudiziaria dove le varie Autorità di Polizia si scambiano informazioni investigative per reprimere il crimine, individuare e punire i colpevoli. Quindi anche se i soldi sono stati trasferiti all’estero gli stessi possono essere rintracciati e bloccati grazie agli accordi di natura internazionale che vigono tra gli Stati.

    Ciò è ancora più semplice se si tratta di Stati membri dell’Unione Europea ove vigono diversi istituti giuridici che rendono ancora più facile l’accesso ad informazioni di questo tipo. 

    Si pensi ad esempio all’OIE (ordine indagine europeo) oppure all’ordine di confisca europea ovvero agli orientamenti Eurojust sui procedimenti penali per frode sugli investimenti attraverso i quali le forze dell’ordine di tutta europa collaborano per arrivare all’individuazione dei truffatori nonché al recupero del capitale.

    Inoltre, attraverso il Regolamento UE 2018/1805, è possibile arrivare immediatamente al congelamento dei fondi derubati e successivamente allocati in altri paesi dell’Unione Europea in virtù della legislazione comunitaria emanata per contrastare i fenomeni criminali ‘lucrogenetici’ come ad esempio le truffe online.

    Anche se lo Stato in cui sono trasferiti i soldi non appartiene alla Comunità Europea, per la maggior parte dei casi, non dovrebbero esserci problemi: devi sapere che con tantissimi Stati l’Italia ha siglato accordi di cooperazione giudiziaria per la repressione del crimine e lo scambio privilegiato di informazioni finalizzato proprio al tal fine.

    In questo link troverai alcuni degli accordi siglati dall’Italia con paesi terzi in ambito di cooperazione giudiziaria.

    Quindi, se hai subito una truffa online ed i tuoi soldi sono stati trasferiti all’estero, devi sapere che non tutto è perduto e che ci sono degli strumenti giuridici che gli Stati mettono a disposizione proprio per garantire la tutela dei diritti delle persone e patrimonio di costoro.

    Fino ad ora abbiamo parlato di investimenti da te effettuati attraverso dei bonifici bancari: ma se invece hai ceduto al falso trader della valuta virtuale, essa può essere rintracciata e dunque recuperata?

    Se ho subito una truffa on line con le Crypto, posso recuperare i soldi?

    Quando ti promettono dei guadagni molto allentati da ottenere attraverso degli ‘investimenti’ in Cryptovalute devi stare molto attento perché la truffa è dietro l’angolo: sul nostro sito ci sono molti contenuti dove ti spiego come evitare di subire una truffa in Cryptovaluta.

    Ti dico questo perché ormai quasi tutte le truffe vengono perpetrare con le Cryptovalute in quanto i truffatori le preferisco alla valuta tradizionale come l’euro (qui ti spiego perché il truffatore preferisce la Crypto anziché gli euro per commettere le truffe ai tuoi danni).

    Purtroppo, se la frittata è già stata fatta la tua domanda è legittima: si possono recuperare i soldi versati in cryptovaluta dopo aver subito una truffa online?

    A nostro avviso, la risposta è assolutamente sì!

    Tutte le transazione che avvengono attraverso le Crypto valute sono rintracciabili all’interno della Blockchain la quale è immodificabile ed è pubblicamente consultabile. Ciò vuol dire che attraverso una analisi della Blockchain è sempre possibile verificare dove sono allocati i fondi che ti sono stati sottratti.

    Inoltre, è bene considerare, che il più delle volte le transazioni vengono effettuate su piattaforme exchange (come ad esempio CoinBase, Crypto.com, Binance etc.) le quali, in ossequio alla normativa anti-riciclaggio, devono necessariamente verificare l’identità del soggetto che ha creato il ‘wallet’ (ovverosia il portafoglio virtuale) dove sono conservati i soldi.

    Dunque, attraverso la blockchain, è possibile capire sia presso quale portafoglio virtuale sono allocati i tuoi risparmi e -molto probabilmente- a chi appartiene quel portafoglio.

    Attraverso il nostro team di legali possiamo sia interfacciarci con la società che si occupa dell’analisi della blockchain sia con i legali della piattaforma exchange al fine di indicare alle Autorità competenti dove richiedere ed applicare il sequestro preventivo per bloccare i soldi ed evitare che gli stessi spariscano.

    Puoi approfondire l’argomento leggendo l’articolo Truffa Crypto Bitcoin: è possibile recuperare i soldi? dove il nostro avvocato specializzato in Cryptovalute ti spiega in maniera dettagliata come sia possibile arrivare al recupero del capitale anche se lo stesso è stato versato in crypto valuta su conti virtuali all’estero.

    Su quest’ultimo punto ti invito a leggere il paragrafo successivo.

    Se la truffa è stata commessa all’estero e i soldi sono all’estero a chi devo rivolgermi?

    Alla giurisdizione italiana e non quella straniera.

    Devi infatti sapere che, in base all’articolo 6 del codice penale, la giurisdizione appartiene allo Stato Italiano se parte della condotta delittuosa è stata commessa in Italia.

    Ti faccio un esempio: se il trader truffatore risiede all’estero ma tu in Italia ed il bonifico parte dell’Italia ed i contatti telefonici si sono intrattenuti in Italia è chiaro che parte della condotta delittuosa è stata commessa in Italia e dunque la denuncia va fatta in Italia e non all’estero.

    In base alle norme del codice penale e del codice di procedura penale in diverse circostanze è possibile fare il processo in Italia e non all’estero.

    Se vuoi altri esempi clicca qui per capire quando il processo può essere celebrato in Italia e dunque la denuncia va fatta qui in Italia e non all’estero. Ma una volta che è stata fatta la denuncia seguendo tutti i consigli che ti ho dato in questa guida, è effettivamente possibile recuperare i soldi da una truffa on line? Guarda qui sotto, è l’immagine di un sequestro operato dalle forze dell’ordine italiane per una truffa di quasi 20.000 di euro.

    sequestro operato dalle forze dell'ordine italiane per una truffa di quasi 20.000 di euro

    È effettivamente possibile recuperare soldi da una Truffa on line?

    Come ti ho scritto in questa guida, è possibile recuperare i soldi. Ci sono stati diversi processi dove le Forze dell’ordine sono arrivate a bloccare i soldi sui conti correnti dei falsi trader o consulenti grazie ai sequestri preventivi a firma dei vari Procuratori della Repubblica.

    Attraverso il sequestro preventivo -come ho detto- si bloccano i soldi che poi saranno successivamente restituiti agli aventi diritto. Come vedi dall’immagini che ti ho riportato sopra, ci sono stati sequestri per milioni e milioni di euro, tutti soldi recuperati che apparentemente sembrano persi.

    Ma non si tratta dell’unico caso: ormai l’Autorità Giudiziaria italiana sta facendo passi da giganti nel reprimere il fenomeno del falso trading on line e ci sono state indagini che hanno portato ad arresti e, dunque, recuperi di capitali di rilevanti importi.

    Ti lascio qui sotto alcuni link che ti porteranno ad articoli su quotidiani nazionali che narrano di arresti all’estero di falsi trader e sequestri di denaro da restituire ai truffati:

    Capisci bene dunque che è possibile rispondere affermativamente alla domanda è possibile recuperare i soldi da una truffa on line subita. Se si è caduti nel tranello è importante non versare più soldi ai truffatori ed agire tempestivamente.

    Come faccio a capire se sono stato vittima di truffa on line?

    Spesso accade che le persone -in buona fede- non riescono a comprendere sin da subito di essere finiti in un tranello. Ciò -come prima ti ho detto- è fondamentale poiché la velocità nel denunciare l’accaduto è di primaria importanza.

    Se hai il dubbio circa il fatto di essere stato vittima di truffa on line, leggi il nostro articolo specifico sulle truffe on line di Crypto al fine di capire se anche tu sei finito nella rete dei maledetti falsi trader (Falso trader o broker: come riconoscere una truffa on line).  

    Dunque, se vuoi recuperare i tuoi risparmi, non devi fare altro che seguire alla lettera i nostri consigli. Oppure on esitare a contattarci per una consulenza.

    Vuoi ricevere una nostra consulenza in tema di truffa on line?

    In questo articolo ti abbiamo dato le informazioni più importanti su come devi comportarti nel caso tu abbia subito una truffa on line e su come sia possibile recuperare il tuo credito.

    Quindi già potresti muoverti da solo. 

    Se invece necessiti di una nostra consulenza e vuoi che uno dei nostri avvocati per truffa online ti dia maggiori dettagli ed informazioni, potrai sicuramente contattarci compilando il modulo che trovi alla fine di questa pagina: leggi qui come svolgiamo il servizio di consulenza in caso di truffa per trading online.

    Avvocato per truffa on line.

    Hai già denunciato una truffa online ma il PM ha richiesto l’archiviazione del caso?

    Può sicuramente verificarsi il caso in cui tu abbia già denunciato la truffa online subita ma il Pubblico Ministero ha chiesto l’archiviazione: spesso questo capita perché non sono state fornite tutte le informazioni necessarie in sede di denuncia querela come ti ho suggerito sopra.

    Adesso, giustamente, ti stai chiedendo cosa fare in caso di archiviazione del PM? Se vi sono i presupposti appare sicuramente opportuno depositare un atto di opposizione chiedendo al giudice per le indagini preliminari di far proseguire le indagini.

    Elemento necessario per poter chiedere al GIP la prosecuzione delle indagini è l’indicazione di investigazioni ulteriori che possano portare al risultato sperato ovverosia l’individuazione dei responsabili della truffa nonché il sequestro della somma a te sottratta per la successiva restituzione.

    Attraverso le investigazioni da noi effettuate e proposte all’interno dell’atto di opposizione allorquando il PM aveva chiesto l’archiviazione, abbiamo ottenuto diversi accoglimenti e, come da noi richiesto, le indagini sono proseguire ed il fascicolo non è stato archiviato: nella sostanza il nostro cliente può ancora coltivare la speranza di riuscire a recuperare il capitale a lui sottratto per l’ipotesi di truffa online.

    Se invece hai già proposto atto di opposizione ed il Giudice -nonostante tutto- ha archiviato il caso, che cosa puoi fare? Te lo spiego nel paragrafo successivo.

    Cosa fare in caso di archiviazione della denuncia per truffa online?

    Se la tua denuncia querela per frode online è stata archiviata, non ti resta che proporre ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo affinché venga riaperto il caso e condannata l’Italia per non aver effettuato tutte le investigazioni dovuto a fronte di una denuncia dettagliata per i casi di truffa online.

    In questi casi, come ti spiego meglio nell’articolo dedicato al ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo in caso di archiviazione della denuncia effettuata per truffa online, le violazioni sussistenti sono riferibili all’art. 2 CEDU ed all’art. 6 CEDU.

    Il menzionato articolo 2 CEDU pertiene proprio il caso in cui le investigazioni effettuate non siano da considerarsi all’altezza mentre, l’articolo 6 CEDU, tratta il caso relativo alla violazione del giusto processo che si concreta nel momento in cui il Giudice non ha attentamente vagliato il caso.

    Dunque, il ricorso alla CEDU, rappresenta essere l’ultima spiaggia per cercare di ottenere giustizia nel caso in cui tu abbia subito una truffa online: devi dunque necessariamente affidarlo ad un avvocato esperto nella redazione e nella proposizione dell’atto medesimo.

    A chi rivolgersi in caso di truffa online: avvocato esperto in casi di falsi investimenti?

    Come avrai potuto comprendere, quella trattata, è una materia complessa, delicata che richiede particolari e specifiche competenze professionali che non tutti gli avvocati posseggono.

    È sempre consigliabile, dunque, affidarsi ad uno Avvocato competente in truffa online, che conosca bene la materia giuridica trattata di modo che, sin da subito, vi sia la massima garanzia del diritto di difesa, disponendo la strategia difensiva più opportuna al caso specifico.

    Non appare inutile rappresentare che l’Avvocato Vincenzo Ezio Esposito, proprio con riferimento alla tematica delle Truffe online, ha scritto un libro che puoi scaricare qui per avere tanti consigli gratuiti nel caso tu abbia avuto a che fare con dei falsi investimenti.

    Mettiti subito in contatto con uno dei nostri avvocati il quale ti spiegherà il nostro metodo che spesso ci porta ad avere grandi risultati con analogo grado di soddisfazione dei nostri assistiti.

    Perché gli assistiti del nostro studio legale sono soddisfatti? Perché molti clienti hanno tanta riconoscenza nei nostri riguardi?

    Quali sono le tempistiche delle indagini nel caso di truffa online?

    In questo paragrafo ti spiego -nel dettaglio- tutti i passi necessari affinché tu possa essere reso edotto relativamente alle tempistiche necessarie per intraprendere una azione legale finalizzata al recupero del capitale nei casi truffa online.

    Una volta incaricato il nostro studio legale e, quindi, ottemperato al totale pagamento delle spettanze richieste, il tempo necessario per la redazione della denuncia querela nonché (eventualmente) per le investigazioni circa la movimentazione di denaro è di 5 settimane circa. Tale tempistica è indicativa, dunque, non vuol dire che il materiale sarà inviato entro le 5 settimane.

    In questo periodo di tempo è inutile chiedere aggiornamenti in quanto stiamo lavorando alla pratica ed appena finita la invieremo al nostro cliente.

    Una volta inviato il materiale e depositata la denuncia querela (secondo le indicazioni contenute all’interno della mail inviata) occorre attendere l’esito delle investigazioni da parte delle forze dell’ordine svolte sulla base delle informazioni contenute all’interno dell’atto da noi preparato nel suo esclusivo interesse nonché sulla base degli allegati ad esso acclusi.

    Il termine massimo previsto per le investigazioni -così come previsto dal codice di procedura penale- è di 1 anno. Quindi -dopo qualche mese, al massimo 1 anno- le forze dell’ordine ci comunicheranno l’esito delle indagini.

    È bene chiarire che nel corso delle indagini (dunque quest’arco temporale di un anno), noi avvocati, non possiamo avere notizie perché vige il cd. ‘segreto istruttorio’. Al massimo potremmo chiedere il nominativo del magistrato che coordina le indagini oltre che il numero del fascicolo: questa appare una attività inutile in quanto non sarà disvelato il contenuto delle indagini il quale, come detto, sarà visibile solo all’esito delle medesime.

    Quindi, una volta depositata la denuncia querela, occorre attendere la notifica da parte delle forze dell’ordine. Sarà nostra cura comunicare tempestivamente ogni decisione adottata dal magistrato per poi intraprendere le strade più opportune da percorrere.

    Il metodo di Avvocato Penalista H24. Perché scegliere il nostro studio legale?

    La nostra priorità è porre l’assistito al centro del nostro operato, assumerci le sue preoccupazioni ed i suoi timori. Essere sottoposti ad un procedimento penale è una sciagura che coinvolge tutta la famiglia.

    Nel corso degli anni abbiamo ben compreso questa circostanza ed è dunque fondamentale sin da subito instaurare un rapporto di fiducia con l’assistito che si sostanzia in:    

    • informazione costante sulla nostra attività professionale svolta nel Tuo esclusivo interesse. Sarai aggiornato passo passo di cosa stiamo facendo e di cosa accadrà. Ti spiegheremo le cose in modo che tu possa capire il difficile linguaggio della legge;
    • massima disponibilità e reperibilità: il nostro studio si chiama Avvocato Penalista H24 perché siamo sempre operativi 7 giorni su 7 24 ore al giorno. Siamo sempre al tuo fianco e potrai sempre contare su di noi. Tutti i giorni a qualsiasi ora del giorno e della notte.
    • formulazione di un preventivo immediato senza sorprese future. Ogni scelta difensiva sarà preventivamente concordata con Te, non avrai brutte sorprese e non dovrai sostenere costi imprevisti. Sin dal principio saprai quali sono i costi che dovrai sostenere.

    Il rispetto di queste semplici regole e la nostra preparazione ci ha portati nel corso degli anni a regalare tante soddisfazioni ai nostri clienti. 

    Vuoi sapere nello specifico cosa dicono?

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