Droga, spaccio ad Ischia: scarcerazione per assistito dello Studio Legale Brancaccio&Esposito

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Droga, spaccio ad Ischia: scarcerazione per assistito dello Studio Legale Brancaccio&Esposito

Gli uomini del Commissariato di Polizia di Ischia avevano tratto in arresto C. S. M. poiché – secondo la ricostruzione accusatoria – aveva detenuto ai fini di spaccio sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso complessivo di gr. 3,5 occultati all’interno di una scatola modificata con l’apposizione di una calamita.

Per gli agenti di Polizia, notiziati da una fonte confidenziale rimasta ignota nel corso delle indagini, l’uomo aveva avviato e gestiva una fiorente piazza di spaccio e, sorpreso in possesso della sostanza stupefacente, era stato fermato e condotto nei locali di sicurezza del Commissariato di Ischia.

Il giorno successivo veniva fissato l’interrogatorio dell’arrestato dinanzi al Tribunale di Napoli in Sezione Monocratica Nona Sezione Penale dr.ssa Roberta Zinno; l’imputato veniva dunque processato con le forme del rito direttissimo.

La Pubblica Accusa aveva richiesto l’applicazione della misura custodiale coercitiva ritenendo sussistenti gli indizi di reità in relazione al reato di cessione di sostanza stupefacente previsto e punito dall’art. 73.5 della legge sugli stupefacenti oltre che il pericolo di recidivanza da parte dell’indagato il quale, se rimesso in libertà, avrebbe potuto (a parere del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli) nuovamente tornare a gestire la piazza di spaccio.

Tale pericolo era fondato sulle peculiari modalità di confezionamento e di custodia dello stupefacente in quanto le dosi erano contenute in un pacchetto vuoto di caramelle avvolto in nastro adesivo di colore nero, cui era attaccato un magnete, funzionale a consentire un immediato occultamento della sostanza in caso di intervento delle ff. oo.

L’uomo, assistito dagli Avv.ti Ismaele Brancaccio e Vincenzo Ezio Esposito, è stato scarcerato e rimesso in libertà.

Secondo la tesi difensiva, accolta dal Giudice del Tribunale di Napoli, non sussisteva alcun pericolo di reiterazione del reato tenuto conto del modesto quantitativo di sostanza stupefacente caduta in sequestro e della risalenza nel tempo dell’unico e non specifico precedente da cui l’imputato risulta gravato.

Leggi qui il provvedimento di scarcerazione.

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