Se sei indagato o imputato del reato di gioco d’azzardo e vuoi chiedere assistenza o consulenza legale, puoi rivolgerti al team AvvocatoPenalistaH24.it, scrivendo a info@avvocatopenalistah24.it, che vanta nel suo organico un esperto avvocato per gioco d’azzardo che saprà fornirti un’adeguata assistenza legale.
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L’art. 718 c.p. “Esercizio di giochi d’azzardo” punisce con l’arresto da tre mesi ad un anno e con l’ammenda non inferiore a duecentosei euro chi, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, o in circoli privati di qualunque specie, tiene un gioco d’azzardo o lo agevola.
Il bene giuridico tutelato dalla norma sul gioco d’azzardo è l’interesse dello Stato a controllare ed a disciplinare il gioco d’azzardo.
QUALI SONO LE CONDOTTE PUNITE DAL REATO DI GIOCO D’AZZARDO?
Le condotte punite dall’art. 718 c.p. attengono al “tenere” un gioco d’azzardo, quindi ad organizzarlo tecnicamente, dirigerlo ed amministrarlo, predisponendo i mezzi e le cose senza che sia necessaria l’effettiva e diretta partecipazione al gioco, e allo “agevolare” il gioco d’azzardo, ossia renderlo possibile o facilitarlo in qualsiasi modo, anche con una condotta meramente omissiva.
QUALE È L’ELEMENTO PSICOLOGICO DEL REATO?
Per quanto concerne l’elemento soggettivo del reato, esso è rappresentato dal fine di lucro che nel reato di gioco d’azzardo non può ritenersi sussistente solo perché l’apparecchio automatico riproduca un gioco vietato ma deve essere valutato considerando anche l’entità della posta, la durata delle partite, la possibile ripetizione di queste e il tipo di premi erogabili in denaro o in natura (Cass. sez. III n. 998 del 2008).
Perché si configuri il gioco d’azzardo l’abilità del giocatore deve assumere un ruolo minimo rispetto alla aleatorietà, dovuta alla fortuna ed al caso, e sussiste il fine di lucro, che però va escluso qualora la posta sia talmente tenue da avere un valore irrilevante (Cass. Sez. F, n. 35529/2016).
Di recente, con la sentenza n. 26288 del 2019 la Corte di Cassazione ha ribadito il principio oramai consolidato in materia di gioco d’azzardo, in forza del quale
“Ai fini dell’accertamento del reato di esercizio di giuochi d’azzardo è necessaria la prova dell’effettiva esistenza di mezzi atti ad esercitarlo, dell’effettivo svolgimento di un gioco e, qualora si tratti di apparecchi automatici da gioco di natura aleatoria, dell’effettivo utilizzo dell’apparecchio per fini di lucro, non essendo sufficiente, in tale ultimo caso, accertare che lo stesso sia potenzialmente utilizzabile per l’esercizio del gioco d’azzardo”.
Nel caso specifico il giudici della legittimità evidenziavano come i giudici di merito avevano errato nel ritenere sussistente il fine di lucro in re ipsa, trattandosi di giochi tipo videopoker, senza compiere alcun accertamento concreto sugli elementi sintomatici del fine di lucro nel gioco d’azzardo, quale ad esempio il valore della posta in gioco o i premi erogabili.
PERCHÉ RIVOLGERSI AD UN ESPERTO AVVOCATO PER IL GIOCO D’AZZARDO?
La disciplina penale del gioco d’azzardo è molto complessa poiché oltre alla normativa nazionale vi è anche quella sovranazionale, la cui conoscenza è necessaria per non incorrere in condanne penali.
Poiché la normativa e la giurisprudenza nazionale e europea in materia di gioco d’azzardo sono in costante evoluzione, occorre conoscere tutti gli aspetti della materia per potersi difendere correttamente e, pertanto, è necessario rivolgersi ad un esperto avvocato per gioco d’azzardo.
Se sei indagato o imputato del reato di gioco d’azzardo e vuoi chiedere assistenza o consulenza legale, puoi rivolgerti al team AvvocatoPenalistaH24.it, scrivendo a info@avvocatopenalistah24.it, che vanta nel suo organico un esperto avvocato per gioco d’azzardo che saprà fornirvi un’adeguata assistenza legale.
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