Se sei indagato o imputato di un reato per il quale può essere chiesto il patteggiamento, puoi richiedere qui assistenza o consulenza legale ad Avvocato Penalista H24 che vanta nel suo organico un esperto avvocato per il patteggiamento.
Indice dei contenuti
Che cos’è il patteggiamento?
Il termine patteggiamento sta a significare che il giudice con sentenza applica quella pena che è stata precisata da una concorde “richiesta delle parti” e cioè dall’imputato e dal pubblico ministero.
Al giudice che emette la sentenza di patteggiamento spetta di controllare la correttezza della qualificazione giuridica del fatto e la congruità della pena richiesta.
La decisione del giudice avviene allo stato degli atti e cioè sulla base del fascicolo delle indagini preliminari e dell’eventuale fascicolo del difensore, contenente la documentazione delle investigazioni difensive.
Quale è il vantaggio del patteggiamento?
La legge prevede un incentivo per l’imputato che patteggia una pena col pubblico ministero: nel determinare la pena, sulla quale si forma l’accordo, si deve applicare una diminuzione fino ad un terzo. Tale diminuzione opera dopo che è stato effettuato il computo delle circostanze.
Una volta pronunciata la sentenza di patteggiamento questa non è appellabile ma può essere sottoposta a ricorso per cassazione
Quante tipologie di patteggiamento prevede la legge?
Vi sono due forme di patteggiamento:
- Il patteggiamento tradizionale (art. 445 comma 1 c.p.p.)
- Il patteggiamento allargato (art. 444 comma 1 c.p.p.)
In cosa consiste il patteggiamento tradizionale e quali sono i benefici?
Il patteggiamento tradizionale permette all’imputato e al pubblico ministero di accordarsi su di una sanzione sostitutiva o pecuniaria o su di una pena detentiva che, al netto della riduzione fino ad un terzo, non supera due anni sola o congiunta a pena pecuniaria.
Nel patteggiamento tradizionale l’incentivo che più spicca è la riduzione sino ad un terzo della pena.
Requisiti e limiti del patteggiamento tradizionale. L’unico vero requisito per usufruire del patteggiamento tradizionale sta nel massimo di pena detentiva sulla quale l’imputato e il pubblico ministero possono accordarsi al netto della riduzione fino ad un terzo: il tetto consiste in due anni di pena detentiva soli o congiunti con pena pecuniaria.
Non vi sono limiti oggetti e soggetti di modo che, il linea generale, il patteggiamento tradizionale può applicarsi anche ai reati più gravi ed ai delinquenti abituali professionali o per tendenza o recidivi reiterati di cui all’art. 99 co. 4 c.p.
I benefici del patteggiamento tradizionale:
La sospensione condizionale della pena. L’imputato può subordinare l’efficacia della pena patteggiata alla concessione della sospensione condizionale della pena. In tale caso il giudice del patteggiamento è vincolato ad una scelta secca: può solo irrogare la pena concordata con il beneficio della pena sospesa oppure rigettare in blocco la richiesta.
Le spese processuali. La sentenza di patteggiamento non comporta la condanna al pagamento delle spese del procedimento penale.
Le pene accessorie. La sentenza di patteggiamento non comporta l’irrogazione di pene accessorie (ad esempio la sospensione dell’esercizio di una professione).
Le misure di sicurezza. La sentenza di patteggiamento non comporta l’applicazione di misure di sicurezza.
L’estinzione del reato. Il reato è estinto se l’imputato non commette un delitto o una contravvenzione della stessa indole entro il termine di cinque anni (in caso di patteggiamento per delitto) o di due anni (in caso di patteggiamento per contravvenzione).
In cosa consiste il patteggiamento allargato?
Il patteggiamento allargato (introdotto dalla L. 134/2003) consente all’imputato e al pubblico ministero di accordarsi su di una sanzione sostitutiva da due anni e un giorno fino a cinque anni di pena detentiva (sempre al netto della riduzione fino ad un terzo) sola o congiunta a pena pecuniaria.
Il patteggiamento tradizionale e quello allargato non differiscono per la procedura ma per quanto concerne i requisiti e i benefici.
Limiti ed esclusione del patteggiamento allargato. Il patteggiamento allargato, infatti, prevede cause di esclusione oggettive e soggettive.
Sotto il profilo oggettivo, sono escluse tre categorie di delitti: quelli di associazione mafiosa ed assimilati, quelli di terrorismo ed una serie di delitti di violenza sessuale, prostituzione minorile, pedopornografia ed assimilati.
Sotto il profilo soggettivo, il patteggiamento allargato è escluso per coloro che siano stati dichiarati delinquenti abituali, professionali, per tendenza ed i recidivi reiterati di cui all’art. 99 comma 4 c.p.. Per sapere se puoi accedere a tale procedimento speciale, è opportuno rivolgersi ad un avvocato per patteggiamento.
A quali reati si applica il patteggiamento allargato?
Per quanto concerne i delitti oggetto del patteggiamento allargato, si tratta di tutti quei reati per i quali la pena da concordare, prima di operare la diminuzione fino ad un terzo, si colloca fino a sette anni e sei mesi. Ciò significa che, ove le attenuanti prevalgono sulle aggravanti, sono teoricamente negoziabili reati punibili fino ad undici anni circa di reclusione.
Il patteggiamento allargato, però, non comporta gli stessi benefici del patteggiamento tradizionale. Per conoscere ulteriori informazioni sarebbe opportuno contattare un avvocato per patteggiamento.
Perché rivolgersi ad un competente avvocato per il patteggiamento?
Poiché il patteggiamento può essere richiesto solo per alcune ipotesi di reato e la richiesta deve avvenire nei termini stabiliti dalla legge a pena di decadenza, è opportuno rivolgersi ad uno specializzato avvocato per patteggiamento.
Se sei indagato o imputato di un reato per il quale può essere chiesto il patteggiamento, puoi richiedere assistenza o consulenza legale ad Avvocato Penalista H24 scrivendo a info@avvocatopenalistah24.it, che vanta nel suo organico un esperto avvocato per il patteggiamento.
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