L’assistito dello Studio Legale Brancaccio&Esposito era stato sottoposto a procedimento penale per false dichiarazioni in quanto alla richiesta di esibizione dei documenti di identificazione nel corso di un controllo, essendone sprovvisto, aveva (secondo l’accusa) falsamente dichiarato di chiamarsi in altro modo.
L’indagato accusato di false dichiarazioni ex art. 496 cod. pen., si attribuiva così falsamente il nome ed il cognome di altra persona, inducendo l’Ufficiale di PG deputato al controllo in errore circa la sua vera identità.
Il difensore, con la sua arringa, ha evidenziato una serie di lacune nella attività di indagine che hanno portato il Giudice presso il Tribunale competente ad emettere un provvedimento di proscioglimento.
Grande soddisfazione per l’assistito che si è sempre protestato innocente ed è stato giustamente prosciolto.
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