Lo studio legale Avvocato Penalista H24 di seguito cercherà di chiarire quando sussiste reato minaccia, ovvero in quali ipotesi l’espressione minacciosa assume rilevanza penale.
Vuoi conoscere quando sussiste il reato di minaccia? Ti interessa capire quando un’espressione può configurare il reato di minaccia? Ti è stata rivolta una minaccia e vuoi sapere cosa fare? Sei sottoposto ad un procedimento penale per il reato di minaccia? Se la risposta è sì, allora leggi questo articolo.
Avvocato Penalista H24 vanta esperienza nei procedimenti penali relativi al reato di minaccia. Puoi chiedere assistenza o consulenza legale ad Avvocato Penalista H24, che ti affiancherà un Avvocato del suo team che sappia riconoscere quando sussiste reato minaccia.
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Indice dei contenuti
Cosa prevede il codice penale per il reato di minaccia?
L’articolo 612 del codice penale, titolato “Minaccia” punisce con la multa fino a 1.032 euro
“Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa”
Quando sussiste il reato di minaccia?
Il reato di minaccia può essere commesso in qualunque modo (parole, scritti, disegni, gesti) idoneo a suscitare il turbamento della tranquillità della vittima.
La condotta incriminata nel reato di minaccia consiste, infatti nel minacciare ad altri un male ingiusto. La minaccia deve avere ad oggetto un danno ingiusto.
Il reato di minaccia è un reato di pericolo per la cui sussistenza non è, quindi, richiesto che la tranquillità della vittima sia realmente lesa, ma è sufficiente che il male prospettato possa incutere timore nella vittima. In tal caso occorre anche valutare l’idoneità della minaccia ad incutere timore nel soggetto a cui è rivolta, a tal fine occorre anche valutare anche il contesto in cui la minaccia viene proferita.
Quanto incide il contesto in cui la minaccia viene pronunciata sulla sussistenza del reato di minaccia?
Recentemente la Corte di Cassazione – V sezione penale – nella sentenza n. 9392 del 2020 ha affrontato la questione relativa all’idoneità dell’espressione “non finisce qui” ad ingenerare timore nella vittima.
La Corte ha ritenuto che:
l’espressione “comunque non finisce qui” in sé non risulta avere una connotazione univocamente minacciosa, essendo pressochè neutra, ben potendo anche alludere ad un mero prosieguo delle attività di tutela dei propri diritti in sede giurisdizionale, tuttavia, nella fattispecie in esame, proprio per il contesto ed il momento nel quale è stata proferita (pronunciata dall’imputato dopo l’aggressione e le lesioni effettuate nei confronti della p.o. mentre stava allontanandosi), nonché per i toni e la cornice di riferimento, non può che intendersi come prospettazione di un’ulteriore attività aggressiva illegittima e, quindi, integrare il reato di minaccia
(Cassazione penale, sezione V, sentenza n. 9392 del 2020)
In tale pronuncia la Corte ha attribuito, quindi, rilevanza al contesto in cui le frasi sono proferite, al fine di valutare la loro potenziale capacità ad incidere sulla libertà morale del soggetto passivo.
Secondo la giurisprudenza di legittimità
“è il contesto contingente di violenza fisica e verbale a valorizzare univocamente in termini di minaccia l’espressione pronunciata dall’imputato nell’atto di allontanarsi dalla persona offesa. Peraltro ai fini dell’integrazione del delitto di cui all’art. 612 codice penale, che costituisce reato di pericolo, la minaccia va valutata con criterio medio ed in relazione alle concrete circostanze del fatto, sicchè non è necessario neppure che il soggetto passivo si sia sentito effettivamente intimidito, essendo sufficiente che la condotta dell’agente sia potenzialmente idonea ad incidere sulla libertà morale della vittima “
(Cassazione, V sezione penale, sentenza n. 9392/2020)
Cosa si intende per danno ingiusto?
Il danno ingiusto che determina la sussistenza del reato di minaccia è rappresentato dalla lesione o anche dalla messa in pericolo di un interesse giuridicamente rilevante per la vittima; l’ingiustizia viene, poi, riferita ai danni, oggettivamente illeciti .
Quanto si consuma il reato di minaccia?
Il reato di minaccia si consuma nel momento in cui la vittima percepisce la minaccia e quindi nel momento in cui la volontà della vittima viene coartata prospettandole un male ingiusto.
Quando la minaccia è grave?
A norma dell’articolo 612 del codice penale
“Se la minaccia è grave o è fatta in uno dei modi indicati nell’articolo 339, la pena è della reclusione fino a un anno”.
La gravità della minaccia – che incide anche sulla pena trasformandola dalla pena pecuniaria della multa in pena detentiva della reclusione fino ad un anno – va valutata in considerazione del turbamento psichico provocato nel caso concreto e si configura quando il danno preannunciato è particolarmente grave.
La minaccia è grave anche quando avviene nei modi di cui all’articolo 339 codice penale ovvero quando la minaccia è eseguita nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, con armi, da persona travisata, da più persone riunite, con scritto anonimo, in modo simbolico, avvalendosi della forza intimidatrice derivante da associazioni segrete, esistenti o supposte, da più di cinque persone riunite quando anche una soltanto di esse fa uso di armi.
È necessario sporgere querela per il reato di minaccia?
Per la minaccia semplice, prevista e punita al primo comma dell’articolo 612 del codice penale, occorre sporgere querela per consentire la punibilità dell’autore della minaccia. Anche per la minaccia grave ma non commessa nelle modalità di cui all’articolo 339 del codice penale occorre sporgere querela.
Diversamente, la minaccia è perseguibile d’ufficio – ma è pur sempre necessario portare la vicenda delittuosa a conoscenza delle autorità inquirenti– quando la gravità della minaccia sia collegata all’uso dei modi indicati dall’articolo 339 del codice penale.
Perché rivolgersi ad un avvocato competente per il reato di minaccia?
Se sei stato vittima del reato di minaccia e vuoi denunciare l’autore della minaccia o vuoi costituirti parte civile per ottenere il risarcimento dei danni subiti; oppure, pende un procedimento penale in cui sei indagato/imputato del reato di minaccia e vuoi difenderti, puoi chiedere assistenza o consulenza legale allo studio legale Avvocato Penalista H24 che già si è occupato di processi avente ad oggetto il reato di minaccia.
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Come avrai potuto comprendere, quella trattata, è una materia complessa, delicata e richiede particolari e specifiche competenze professionali che non tutti gli avvocati posseggono.
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1.Reato di Minaccia: ‘Ti faccio Vedere io’
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