La nostra assistita era stata accusata di furto di oggetti in oro dalla casa di un’anziana signora a cui prestava assistenza sanitaria. L’accusa si basava interamente sulla testimonianza della signora, l’unica presunta testimone dei fatti.
Purtroppo, la scomparsa dell’anziana ha lasciato una lacuna probatoria che ha reso impossibile stabilire la verità oltre ogni ragionevole dubbio. Di fronte a questa mancanza di prove concrete, il giudice ha dichiarato l’assoluzione della nostra assistita.
Questo caso sottolinea ancora una volta quanto sia fondamentale un processo fondato su prove solide e verificabili per garantire una giustizia autentica e imparziale.
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