Violazione del Giusto Processo. Quando fare Ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo

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Violazione del Giusto Processo. Quando fare Ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo

Hai subito una sentenza ingiusta in un procedimento celebrato in Italia e vuoi ottenere giustizia dinanzi alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo grazie ad un avvocato per violazione giusto processo prevista dall’articolo 6 CEDU ?

In questo articolo ti spiego come ricorre alla Corte Europea dei diritti dell’uomo e, in particolare, per la violazione del giusto processo prevista dall’articolo 6 CEDU.

Chiunque abbia avuto una:

  • violazione dei diritto dell’uomo e delle sue libertà fondamentali;
  • un processo troppo lungo o ingiusto come previsto dall’articolo 6 CEDU

potrà essere difeso dinanzi la Corte Europea dei Diritto dell’Uomo che ha sede in Strasburgo. 

Hai avuto un ingiusto processo? Vuoi fare ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo per violazione del giusto processo previsto dall’articolo 6 della CEDU ?

Puoi rivolgerti ad Avvocato Penalista H24 che ti affiancherà un esperto e specializzato Avvocato in diritto internazionale capace di denunciare la violazione del giusto processo previsto dall’articolo 6 CEDU dinanzi alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo.

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Procediamo con ordine.

Cos’è la Corte Europea dei diritti dell’Uomo? 

La Corte Europea dei Diritto dell’Uomo (Corte EDU) è un organo giurisdizionale internazionale nata dall’accordo di 47 membri del consiglio d’Europa che nel 1950 hanno adottato la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. 

Perché fare ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo?

La Corte EDU è stata istituita ai fini di poter garantire i diritti fondamentali dell’uomo, come il diritto alla difesa e al potersi far giustizia per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi (come ad esempio la violazione del giusto processo previsto dall’articolo 6 CEDU),  poiché la difesa è un diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento come previsto anche dall’art. 24 della Costituzione Italiana. 

Chi può fare ricorso alla CEDU? 

Possono fare ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo le persone fisiche, ogni organizzazione non governativa, associazioni o gruppi privati che ritengano di essere stati vittima di una violazione da parte dello Stato Membro dei diritti e garanzie riconosciuti dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

Quali sono i diritti difesi dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ? 

Si può ricorrere alla Corte EDU quando uno Stato Membro non rispetti i diritti dell’uomo e delle sue libertà fondamentali come per esempio:

  • il divieto di tortura,
  • il diritto alla vita,
  • il divieto di schiavitù e dei lavori forzati,
  • il diritto alla libertà e alla sicurezza,
  • il diritto al rispetto della vita privata e familiare,
  • il divieto di discriminazione,
  • le libertà di pensiero, coscienza, religione,  espressione, riunione e associazione,
  • il divieto di abuso dei diritti,
  • nonché il diritto ad un equo e giusto processo come previsto dall’articolo 6 CEDU.

Cosa prevede l’Articolo 6 CEDU?

L’articolo 6 CEDU prevede espressamente che:

  1. Ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un tribunale indipendente e imparziale, costituito per legge, il quale sia chiamato a pronunciarsi sulle controversie sui suoi diritti e doveri di carattere civile o sulla fondatezza di ogni accusa penale formulata nei suoi confronti.
  2. Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata.
  3. In particolare, ogni accusato ha diritto di:
    1. essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in modo dettagliato, della natura e dei motivi dell’accusa formulata a suo carico;
    2. disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie a preparare la sua difesa;
    3. difendersi personalmente o avere l’assistenza di un difensore di sua scelta e, se non ha i mezzi per retribuire un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d’ufficio, quando lo esigono gli interessi della giustizia;
    4. esaminare o far esaminare i testimoni a carico e ottenere la convocazione e l’esame dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico;
    5. farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua usata in udienza.

Si nota come il ricorso all’articolo 6 CEDU serva per tutelare quei diritti dell’uomo che riguardano la difesa in tempi adeguati dinanzi ad un giudice imparziale e non solo.

Sono tutti diritti che non possono essere limitati in alcun modo, specialmente nei procedimenti penali.

Gli stessi principi sono previsti dall’articolo 111 della Costituzione Italiana in particolare dai commi 1 e 2 i quali prevedono che: 

<<La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge. Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata>>.

Spesso in Italia il principio del giusto processo non viene rispettato e le persone vengono condannate ingiustamente.

Per questo si fa ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’uomo per violazione del giusto processo previsto dall’articolo 6 CEDU.

Quando può essere presentato il ricorso alla CEDU? Quali sono i Tempi ? 

Per proporre ricorso dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è necessario che siano state esaurite tutte le vie di ricorso interne previste dall’ordinamento giuridico nazionale. 

A partire dalla decisione passata in giudicato è previsto un termine di sei mesi per introdurre il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Una volta scaduto tale termine perentorio, il ricorso non potrà più essere accettato dalla Corte.

Perché rivolgersi ad un avvocato per violazione del giusto processo previsto dall’articolo 6 CEDU?

Nelle ipotesi di ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è sempre consigliabile affidarsi ad un competente avvocato internazionale specializzato in materia, che conosca bene quali siano le tattiche giuste per proporre un ricorso ammissibile.

La violazione dell’articolo 6 CEDU è una delle doglianze più proposte davanti alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo poiché, come sopra detto, molto spesso in Italia le persone sono giudicate attraverso un processo che non può considerarsi giusto ed equo.

Ed allora, nel caso in cui sei stato sottoposto ad un processo del genere, è opportuno rivolgersi ad un competente avvocato per violazione giusto processo che possa farti ottenere giustizia dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Se vuoi ricevere assistenza o consulenza legale su questo argomento puoi rivolgerti – compilando la richiesta di contatto che trovi qui sotto – ad Avvocato Penalista H24 che vanta nel suo team un esperto e specializzato avvocato per violazione del giusto processo previsto dall’articolo 6 CEDU.

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