Avvocato passaporto condanna penale: Ti sei recato in Questura per richiedere il rilascio o il rinnovo del passaporto ma la tua richiesta è stata respinta a causa di una condanna penale? Ti è stato revocato il passaporto in seguito ad una condanna e vuoi sapere cosa fare per riottenerlo?
Questo può accadere quando è stata applicata nei tuoi confronti una sentenza penale di condanna che, in effetti, ti può privare di questo fondamentale documento impedendoti, così, di spostarti liberamente dal territorio italiano.
In questo articolo Avvocato Penalista H24 ti spiega come fare ad ottenere il passaporto nel caso in cui nei tuoi confronti sia stata applicata una condanna penale o una multa, ovvero come fare a riottenere il tuo passaporto nel caso in cui lo stesso ti sia stato revocato.
Ma procediamo con ordine e chiariamo innanzitutto cosa è il passaporto e quando lo stesso non può essere rilasciato.
Indice dei contenuti
Cos’è il passaporto?
Il passaporto è formalmente un documento di riconoscimento con il quale è possibile uscire e rientrare dal territorio italiano, ovvero spostarsi liberamente fra gli Stati extraeuropei.
Si tratta, come ben saprai, di un documento personale assolutamente indispensabile per viaggiare all’estero che, nel caso, può essere anche sostituito anche da una idonea carta d’identità (che rechi la dicitura “valida per l’espatrio”) per l’ingresso nei paesi membri dell’Unione Europea.
Come si richiede il passaporto?
Per ottenere il passaporto, è necessario che tu faccia apposita richiesta presso la Questura del territorio di tua residenza oppure, se sei già all’estero ed è prevista a breve la scadenza del tuo passaporto, puoi farne richiesta di rilascio o di rinnovo direttamente presso il consolato di tua rappresentanza.
Questo documento, come ben saprai, ha una validità di 10 anni allo scadere dei quali, tuttavia, non è previsto il rinnovo automatico, essendo infatti tenuto a formulare sempre una richiesta per l’emissione o il rilascio di un nuovo passaporto.
Posso sempre ottenere il passaporto?
Sebbene la regola generale preveda che qualsiasi cittadino italiano (a partire dal decimo anno di età, salvo gli obblighi previsti dalla legge) possa ottenere il passaporto in qualsiasi momento, purché in possesso della documentazione conforme ai requisiti prescritti dalla legge utili ai fini del rilascio del passaporto , in alcuni casi possono sussistere delle limitazioni al rilascio del passaporto.
Vediamo quindi subito quali possono essere le limitazioni per il rilascio del passaporto.
Quando viene bloccato il passaporto?
Molto spesso può accadere che il passaporto ti venga sospeso o che, alla tua richiesta di rilascio o di rinnovo, consegua una risposta negativa da parte della Questura.
Questo molto spesso accade, come ti dicevo prima, allorquando in seguito ad una sentenza penale di condanna, sei tenuto al pagamento di una multa o di un’ammenda nei confronti dello Stato o, peggio ancora, quando una sentenza penale di condanna stabilisca una limitazione della tua libertà personale, essendo ad esempio stata applicata nei tuoi confronti la pena della reclusione o l’applicazione di una misura di sicurezza.
Chi non può ottenere il passaporto?
Sulla base di quanto previsto dall’articolo 3 della legge n.1185 del 21 novembre 1967 (Legge Passaporti), i casi specifici che ti impediscono di ottenere il passaporto sono i seguenti:
a) Minori sottoposti a potestà genitoriale o tutela: in questi casi,m per ottenere il passaporto occorre l’assenso di entrambi i genitori, del tutore o, in caso di separazione dei coniugi, l’autorizzazione del giudice tutelare;
b) Genitori di figli minori: anche in questo caso occorre l’autorizzazione del giudice tutelare che, invece, non è prevista allorquando il genitore che richiede il rilascio del passaporto ottenga l’assenso dell’altro genitore dal quale non sia legalmente separato;
c) Persone che devono espiare una pena restrittiva della libertà personale (reclusione, arresti domiciliari, misure alternative alla detenzione);
d) Persone che non hanno pagato una multa o un’ammenda;
e) Persone sottoposte ad una misura di sicurezza detentiva o a misure di prevenzione (sorveglianza speciale o divieto di soggiorno in Comuni o Province ecc).
Dunque, è evidente che il principale motivo – da un punto di vista penale – che può fungere da ostacolo al rilascio del passaporto, è il dover scontare una condanna o il dover pagare una multa o un’ammenda.
In questi casi, qualora ti venga ritirato il passaporto, ovvero tu voglia ottenere il passaporto in caso di condanna penale, ti conviene rivolgerti immediatamente ad un avvocato passaporto condanna penale, con specifica competenza in questa materia.
Cosa può ostacolare il rilascio del passaporto?
Sicuramente il rifiuto al rilascio del passaporto potrebbe sembrarti una “punizione ulteriore” che ti viene applicata per il solo fatto di aver commesso un reato. Ebbene, non è così!
Nonostante la libertà di circolazione sia una delle libertà personali garantite a livello Costituzionale dall’art. 16, nonché dall’art. 45 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, le limitazioni a questa libertà vengono applicate al solo fine di rendere effettiva la condanna penale che ti viene applicata in seguito ad una sentenza.
Infatti, il comma 1 dell’art. 27 della Direttiva 2004/38/CE testualmente recita: “gli Stati membri possono limitare la libertà di circolazione di un cittadino dell’Unione o di un suo familiare, qualunque sia la sua cittadinanza, per motivi di ordine pubblico, di pubblica sicurezza o di sanità pubblica”.
In questo caso, quindi, il fatto che ti venga rifiutato il diritto ad ottenere il rilascio o il rinnovo del passaporto è previsto esclusivamente per motivi di ordine pubblico e di pubblica sicurezza.
Devi capire, infatti, che lo Stato vuole semplicemente evitare il rischio che tu possa fuggire dal territorio italiano prima ancora di scontare una pena ovvero di saldare il tuo debito nei confronti della giustizia.
Cosa fare in caso di rifiuto al rilascio del passaporto?
Nel caso in cui ti venga negato il diritto al rilascio o al rinnovo del tuo passaporto, ovvero quando il tuo passaporto, in corso di validità, ti viene sospeso, ti consiglio di attivarti immediatamente e di contattare un avvocato passaporto condanna penale al fine di conoscere innanzitutto quale possa essere la tua posizione nei confronti della giustizia e se ci sono precedenti penali a tuo carico.
La prima cosa da fare, infatti, in questo caso, è una visura del casellario giudiziale, ovvero una richiesta di rilascio del certificato dei carichi pendenti o del casellario giudiziale.
Ovviamente, nel caso in cui dovessero risultare nei tuoi confronti soltanto dei carichi pendenti, e quindi procedimenti penali a tuo carico non ancora definiti, ciò non sarà sufficiente ad impedire il rilascio del tuo passaporto poiché solo una sentenza penale di condanna definitiva (quindi una sentenza che ti applichi una restrizione della tua libertà personale o che stabilisca il pagamento di una multa o di un’ammenda a tuo carico), può avere come conseguenza il rifiuto alla richiesta di passaporto.
Non a caso, questo evince anche dalla nota sentenza 23 luglio 2014, n. 8015 del TAR Lazio (Sez. I) con la quale è stato affermato che: “non è la semplice condanna penale che automaticamente legittima la restrizione, bensì una condanna penale non ancora espiata; e la ragione della limitazione non è collegata alla gravità del reato accertato ma alla necessità per lo Stato di rendere effettiva e agevolmente eseguibile la condanna penale”.
Quali sono le ulteriori ragioni che possono impedire il rilascio del passaporto?
Oltre ai casi sopra elencati, ci sono altre situazioni al cui verificarsi si può avere come effetto il diniego alla tua richiesta di passaporto.
Un esempio è dato dal caso in cui ti venga applicato il beneficio della pena sospesa ma condizionata al risarcimento del danno nei confronti della persona offesa dal reato: in tale ipotesi, infatti, ti potrà essere negato il passaporto almeno fino a quando non avrai provveduto a risarcire per intero il danno.
Qualora, invece, la pena sia condizionalmente sospesa, ma non preveda alcun tipo di risarcimento del danno, ciò non sarà considerato come un motivo ostativo al rilascio del passaporto: solo la pena sospesa condizionata al risarcimento del danno lo è, ma, chiaramente, soltanto fino a quando non avrai pagato totalmente la somma alla persona offesa dal reato.
Un altro caso in cui, per ovvie ragioni, non è possibile ottenere il rilascio del passaporto, è quello in cui tu sia stato nominato come testimone nel corso di un processo penale di particolare gravità e tu sia un soggetto fondamentale per consentire lo svolgimento delle indagini in corso.
Dunque, anche in questi casi, al fine di evitare che tu non possa più contribuire con la giustizia e testimoniare, ti può essere negato il rilascio del passaporto, ovvero ti può essere sospeso il passaporto, al fine di non farti allontanare dal Paese ancor prima della tua testimonianza.
Una multa o un’ammenda non pagate possono impedirmi di ottenere il passaporto?
La risposta, anche in questo caso, è affermativa: se il giudice con una sentenza penale di condanna ha disposto per te, oltre alla pena della reclusione o dell’arresto, anche il pagamento di una multa o di un’ammenda e sei, quindi, in debito verso lo Stato, potrai vederti negato il diritto al rilascio o al rinnovo del passaporto.
Attenzione, però, a non farti confondere dai due termini: multa e ammenda, infatti, sebbene possano sembrare uguali per certi aspetti, in realtà vengono applicate dal giudice penale in casi assolutamente differenti
È per questo che ti invito a prestare attenzione ed a conoscere quali siano le differenze tra multa ed ammenda.
L’articolo 17 del Codice penale prevede la “multa” come una tra le possibili pene applicate in caso di commissione di un delitto e, lo stesso codice penale, all’articolo 24, specifica, in concreto, che la multa si riferisce ad una pena in denaro (che va da un minimo di euro 50 ad un massimo di euro 50.000) disposta dal giudice penale con una sentenza di condanna in seguito alla commissione di un delitto.
Quanto all’ “ammenda”, invece, il Codice penale, all’articolo 26 stabilisce che è anch’essa una pena pecuniaria, consistente quindi nel pagamento di una somma di denaro, ma in questo caso applicata non per la commissione di un delitto, bensì di una contravvenzione (si tratta cioè un reato meno grave rispetto ai delitti).
Anche l’ammenda è disposta dal giudice penale in alternativa o unitamente alla pena dell’arresto (come accade nella maggior parte dei casi).
Come posso ottenere il passaporto in caso di condanna penale?
Ma veniamo quindi al dunque, e cerchiamo di capire come è possibile ottenere il passaporto nel caso in cui mi sia stata applicata una condanna penale.
In questi casi, per ottenere il passaporto, il primo passo sarà quello di recarti assieme al tuo avvocato presso l’ufficio recupero crediti del tribunale che ha emesso la condanna al pagamento dell’ammenda o della multa.
Una volta pagato il debito, potrai recarti nuovamente presso lo stesso ufficio con un avvocato esperto in richieste di passaporto nonostante una condanna penale, al fine di mostrare la ricevuta dell’avvenuto pagamento e, solo successivamente, sarà lo stesso ufficio recupero crediti del tribunale a comunicare alla Questura il pagamento, “sbloccando” così a tuo favore la procedura per ottenere il passaporto.
Devi in ogni caso sapere che, nel caso in cui sia stata applicata nei tuoi confronti una multa o un’ammenda, qualora dovessi trovarti in difficoltà economiche, potrai:
1- Chiedere il loro rateizzo mensile. Ma fa’ attenzione: questo non vuol dire che col pagamento della prima rata potrai richiedere ed ottenere immediatamente il passaporto perché questo ti verrà concesso soltanto allorquando avrai saldato tutte le rate e quindi pagato per intero la multa o l’ammenda.
2- Chiedere il nulla osta al giudice che deve curare l’esecuzione della sentenza il quale, potrebbe autorizzarti ad avere il passaporto anche senza aver saldato il tuo debito con lo Stato.
3- Chiedere al Magistrato di Sorveglianza la conversione della multa o ammenda in libertà controllata, ai sensi dell’articolo 56 L. 689/1981, misura questa che può prevedere, tra le altre cose, l’obbligo di firma giornaliero, la sospensione della patente di guida, il divieto di allontanarsi dal Comune ove risiedi e, ovviamente, se già ne eri in possesso, finanche la sospensione del tuo passaporto.
Nel caso in cui tu decida di perseguire una di queste strade il tuo debito risulterà estinto senza che tu abbia versato alcuna cifra allo Stato e ti sarà concesso, al termine di tale periodo di libertà controllata, il passaporto.
Quando non sono obbligato a pagare?
Oltre al caso in cui il giudice ti abbia concesso il nulla osta o nel caso in cui ti sia stata applicata la libertà controllata, ci sono anche altri casi in cui potresti non essere costretto a pagare la multa o l’ammenda.
Questo può accadere:
a) Quando entra in vigore una legge, successiva al reato da te commesso, che depenalizza il reato: in questo caso potrà essere formulato, attraverso l’aiuto di un avvocato passaporto condanna penale, un incidente di esecuzione ed il giudice competente dovrà dichiarare estinto il reato per sopravvenuta depenalizzazione e, di conseguenza, saranno dichiarate estinte anche la multa o l’ammenda ad esso collegati.
b) Nel caso in cui la multa o l’ammenda si riferiscono ad un reato commesso prima del 6 maggio 2006, potresti beneficiare dell’indulto che ti dà la possibilità di non pagare tale debito, tutto ciò, chiaramente, soltanto nel caso in cui il debito in questione non sia in misura superiore ai 10.000 euro. Devi sapere, infatti, che l’indulto non si applica indistintamente in tutti i casi: sono esclusi dall’applicazione dell’indulto i reati di maggiore gravità quali, ad esempio, reati in materia di terrorismo, di violenza sessuale, pornografia minorile ecc.
c) Nel caso in cui tu non abbia pagato la somma entro un termine ben preciso e stabilito dalla legge, può intervenire la prescrizione della pena; in questo caso riuscirai ad estinguere il tuo debito senza aver pagato nulla allo Stato.
Se vuoi sapere come fare ad estinguere una multa penale ti invito a leggere questo articolo inerente il caso di un nostro assistito in cui i professionisti di Avvocato Penalista H24 sono riusciti ad ottenere l’estinzione di una multa da ben 26.000 euro!
In questi casi, tuttavia, è necessario presentare una specifica istanza al giudice competente che, esaminati i fatti, potrà accertare e stabilire in concreto che il pagamento della multa o dell’ammenda a cui eri tenuto, non è più dovuto, permettendoti pertanto di ottenere il rilascio del passaporto.
A chi rivolgersi se mi viene negato il diritto ad ottenere il passaporto?
Il mio consiglio – come anticipato – è quello di rivolgerti immediatamente ad un Avvocato, il quale possa seguirti sia nella fase della richiesta del passaporto che nella fase successiva con gli uffici recupero crediti e con la Questura.
È chiaro che un intervento immediato di un avvocato con specifica competenza in questa materia possa ridurre di molto i tempi per farti riuscire ad ottenere il passaporto, evitando anche il rischio che tu debba pagare una multa o un’ammenda in realtà non più dovute.
Quindi, nel caso in cui il tuo nominativo risulti tra quelli “segnalati” e ti venga negato il diritto ad ottenere il passaporto non disperarti, e contattaci attraverso i canali di comunicazione che trovi alla fine di quest’articolo.
13) Perché rivolgersi ad un avvocato per ottenere il passaporto dopo una condanna penale?
Come avrai potuto comprendere, quella trattata, è una materia particolarmente complessa, delicata che richiede specifiche competenze professionali che non tutti gli avvocati posseggono.
È sempre consigliabile, dunque, affidarsi ad un avvocato che conosca bene la materia giuridica trattata di modo che, sin da subito, vi sia la massima garanzia del diritto di difesa, disponendo la strategia difensiva più opportuna per ottenere immediatamente il rilascio del tuo passaporto.
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