Una nostra cliente era stata coinvolta in una truffa in cui alcuni individui sponsorizzavano un fasullo lavoro online che avrebbe garantito entrate certe in cambio di poche ore di lavoro al giorno. In realtà, dietro tale apparente offerta si celava un ben articolato e complesso schema di truffa che ha fatto sì che la nostra povera cliente versasse inconsapevolmente numeroso capitale per oltre 13.000,00 euro a conti correnti e portafogli virtuali appartenenti ai suoi interlocutori truffatori.
Tuttavia, grazie al celere intervento del nostro studio e alla fiducia riposta dalla cliente nel nostro operato, siamo riusciti rapidamente a recuperare parte delle somme che sembravano esser perdute.
Ti spiego nel dettaglio la modalità della truffa perpetrata ai danni della nostra assistito e come siamo successivamente riusciti a recuperare i soldi.
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LE MODALITÀ DI ADESCAMENTO ATTUATE DAI TRUFFATORI.
La nostra assistita veniva adescata, inizialmente, attraverso un link visualizzato online in cui venivano offerti lauti compensi a chi avrebbe svolto determinate mansioni online attraverso la piattaforma HEMA CC.
Una volta compilato il form presente sul link di riferimento, la nostra assistita veniva contattata attraverso l’applicazione di messaggistica istantanea denominata ‘WhatsApp’ da persone le quali sostenevano di essere degli operatori della piattaforma sponsorizzata.
La nostra assistita abbindolata dalle promesse del sedicente operatore di turno, iniziava a lavorare attraverso la piattaforma senza tuttavia esser consapevole di ciò che sarebbe accaduto dopo poco.
Ed infatti, il sistema sfruttato dalla piattaforma richiedeva che venissero completati alcuni “ordini” di prodotti ivi presenti in cambio di percentuali di guadagno. In particolare, doveva completare quotidianamente una serie di ordini al fine di produrre guadagni e sbloccare la serie di ordini successiva.
Il sistema era studiato affinchè, ad un certo punto, non fosse più possibile svolgere gli ordini. L’unico modo che la nostra cliente aveva per proseguire era effettuare dei pagamenti al fine di ricaricare i portafoglio virtuale che visualizzava sulla piattaforma.
E così iniziando a svolgere l’attività, la nostra assistita era caduta in una truffa task in cui le veniva richiesto di versare, tramite conversione in cryptovalute, numeroso capitale in modo da sbloccare gli ordini che le venivano richiesti sulla piattaforma e guadagnare quello che credeva essere vero compenso.
Ebbene sì, le schermate e i guadagni mostrati all’interno della suddetta piattaforma, si è poi capito successivamente, non corrispondevano alla realtà e avevano il solo fine di indurre la nostra assistita a versare il denaro ingolosito dai finti profitti mostrati per il lavoro prestato.
Perché la nostra cliente ha compreso che si trattasse di un falso lavoro online?
Come già sopra descritto, la nostra cliente si è insospettita allorquando -dopo aver inviato la corposa somma di denaro- aveva richiesto un prelievo per iniziare ad incassare le percentuali di guadagno maturate: prelievo che non gli è mai stato concesso dalla piattaforma in questione.
A questo punto il nostro assistito, dopo aver reperito notizie online ed aver compreso di esser stato vittima di una truffa afferente un falso lavoro online,
decideva di rivolgersi al nostro studio legale e affidarsi ad un avvocato crypto esperto nel settore delle criptovalute per intraprendere un’azione legale volta al recupero delle somme indebitamente versate.
MA QUALI ERANO LE FIGURE DI REATO PERPETRATE AI DANNI DELLA CLIENTE?
Certamente l’ipotesi di reato prevista dal codice penale all’articolo 640, ossia una truffa.
Trattasi di un reato posto a tutela del patrimonio, che nel caso della nostra cliente risultava certamente esser stato offeso dalla condotta dei truffatori che l’avevano convinta – dietro promesse di falsi guadagni – a versare somme sempre maggiori di capitale.
Dallo studio dei nostri avvocati è emerso che la nostra cliente fosse vittima anche di altre fattispecie di reato quali:
estorsione, nella sua forma tentata, consistita nelle continue richieste di denaro provenienti dai truffatori al fine di consentire alla nostra assistita di prelevare le somme guadagnate e la restituzione di quelle “anticipate” e di vedersi così il capitale sbloccato.
Sussisteva altresì, il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di altre truffe online: esattamente, tale fattispecie di reato ricorreva in quanto queste modalità di truffa sono realizzate in serie da gruppi criminali strutturati e questo realizzata precisamente lo schema delineato dall’art. 416 del codice penale.
I truffatori in questione con la loro condotta commettevano anche fattispecie meno comuni come quella di autoriciclaggio ……
Come anticipato, la celerità e la competenza del nostro studio è stata la chiave per ottenere il capitale sbloccato.
Infatti, siamo riusciti a sbloccare parte delle somme che la nostra assistita aveva convertito in cryptovalute utilizzando un noto sistema di exchange.
Per raggiungere l’obiettivo è stato necessario inoltrare numerose richieste di sblocco all’Area Legale della piattaforma supportate da elementi di prova che dimostrassero la frode in cui era stata coinvolta la nostra cliente.
LE PAROLE DELLA CLIENTE ALLA LUCE DEL NOSTRO INTERVENTO
Il risultato più prezioso di tale vicenda è la soddisfazione della nostra cliente che si è vista restituire una cospicua somma a seguito del capitale sbloccato, che era certa fosse ormai perduto.
In questo articolo ti abbiamo dato soltanto alcune informazioni su come siamo riusciti ad ottenere lo sblocco del capitale presente su una piattaforma di acquisto di cryptovalute utilizzata per perpetrare la truffa ai danni del nostro assistito, dopo che lo stesso era rimasto vittima di una truffa online da parte di sedicenti datori di lavoro.
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Come avrai potuto comprendere, quella trattata, è una materia particolarmente complessa, delicata che richiede particolari e specifiche competenze professionali in ambito di diritto nazionale ed internazionale che non tutti gli avvocati posseggono.
È sempre consigliabile, dunque, nel caso in cui tu non sappia a chi rivolgerti in seguito ad una truffa online, affidarsi ad un competente Avvocato capace di ottenere lo sblocco del capitale ed esperto in materia, che conosca bene la materia giuridica trattata di modo che, sin da subito, vi sia la massima garanzia del diritto di difesa, disponendo la strategia più opportuna al caso specifico.
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La nostra priorità è porre l’assistito al centro del nostro lavoro, assumerci le sue preoccupazioni ed i suoi timori. Essere vittima di una truffa online è una disgrazia che, spesso, coinvolge l’offeso e chi gli sta intorno con conseguenze dirette per la vita di tutti.
Essendoci ben nota tale circostanza, riteniamo sia necessario instaurare sin da subito un rapporto di fiducia con l’assistito che si regga su:
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