In questo articolo voglio spiegarti in che modo siamo riusciti ad ottenere un giudizio di riconoscimento della responsabilità banca truffa online, permettendo ad un nostro assistito, il quale era rimasto vittima di una truffa del finto trading online, di conoscere tutti i dati inerenti il beneficiario di un bonifico bancario dallo stesso disposto su un conto corrente bancario estero che gli veniva comunicato dai truffatori.
Indice dei contenuti
1. Il caso del nostro assistito e le modalità della truffa dallo stesso subita
Il nostro assistito, così come ormai accade sempre più spesso, veniva contattato telefonicamente da un sedicente broker finanziario il quale gli rappresentava la possibilità di effettuare, per il suo tramite, degli investimenti finanziari nel settore del trading online del tutto privi di rischio e con notevoli margini di profitto.
Nello specifico il finto broker riusciva a convincerlo ad effettuare dapprima un piccolo investimento, per l’importo di circa 300 euro, facendogli constatare, per il tramite della loro piattaforma, che detto investimento, effettivamente, riuscisse a produrre dei margini di profitto molto alti, convincendolo in tal modo ad investire degli importi sempre più alti.
Chiaramente il nostro assistito non si rendeva conto del fatto che la piattaforma sulla quale vedeva incrementare i propri profitti fosse gestita direttamente da remoto dagli stessi truffatori e che, pertanto, non faceva riferimento ad una movimentazione finanziaria reale, essendo la stessa stata utilizzata dai truffatori come semplice stratagemma per indurre il nostro assistito a versare in breve tempo quasi tutti i risparmi accumulati nel corso della vita.
Sta di fatto che, con il passare del tempo, le richieste dei truffatori di investimento (e le minacce nei confronti del nostro assistito) divenivano sempre più insistenti fino a quando il nostro assistito, non avendo più ulteriori soldi da investire, richiedeva il prelievo del capitale e dei profitti maturati, momento questo in cui gli veniva richiesto il pagamento di fantomatiche tasse e provvigioni sugli importi maturati.
Il nostro assistito, quindi, soltanto in quel momento maturava la possibilità di essere rimasto vittima di una truffa online e si metteva in contatto con i professionisti dello studio legale Avvocato penalista H24.
2. Le modalità di pagamento richieste al nostro assistito dai truffatori
Una volta ascoltata con attenzione la storia del nostro assistito, ed una volta comprese, nel corso della prima consulenza, le dinamiche di fatto che lo avevano indotto a versare quasi tutti i risparmi accumulati nel corso della vita ai sedicenti broker, procedevamo ad effettuare un’analisi completa della documentazione a sua disposizione per verificare se potessero esservi degli elementi che avrebbero potuto esserci utili.
Dalla prima analisi della documentazione riscontravamo come buona parte dei pagamenti del nostro assistito fossero stati disposti attraverso bonifico bancario su alcuni conti correnti aperti dai truffatori presso il Banco Bilbao Vizcaya Argentaria S.A., circostanza questa che ci faceva immediatamente percepire la necessità di contattare l’istituto bancario al fine di ricevere ogni informazione inerente il beneficiario effettivo di detti pagamenti.
Pertanto, una volta appurata detta circostanza, provvedevamo immediatamente a contattare l’istituto bancario con uno specifico atto di diffida e messa in mora con il quale richiedevamo non solo il blocco dei fondi presenti su detto conto, rappresentando la sussistenza di una truffa ai danni del nostro assistito, ma altresì che l’istituto bancario provvedesse ad inviarci con massima urgenza la documentazione utilizzata dai truffatori per aprire detto rapporto di conto corrente, così da poter procedere in maniera diretta nei confronti degli stessi con delle azioni legali di tipo civilistico.
3. Le ragioni giuridiche a sostegno della nostra richiesta e la responsabilità banca truffa online
A sostegno della nostra comunicazione evidenziavamo il fatto che l’istituto bancario presso il quale era stato aperto detto rapporto di conto corrente, una volta appurata l’effettiva consistenza della truffa patita dal nostro assistito, fosse obbligato a comunicarci i dati utlizzati per l’apertura del rapporto di conto corrente in virtù del combinato disposto dell’art. 2043 c.c. e dell’art. 24, I, II e III comma, del d.lgs. 27.1.2010, n. 11 alla luce del principio di vicinanza della prova.
Infatti, in tutti i casi in cui venga accertata o comunicata una difformità successiva rispetto all’esecuzione dell’ordine di pagamento, gli stessi intermediari finanziari, e quindi anche le Banche, sono tenuti a fornire i dati anagrafici o societari del beneficiario del pagamento per permettere al reale creditore di esercitare un’azione di ripetizione delle somme indebitamente percepite non potendo le Banche invocare la tutela della privacy al fine di giustificare il rifiuto di comunicare al pagatore i dati anagrafici o societari del proprio correntista. (Cass. Civ. Sez. 1 Sent. n. 17415/24).
La Suprema Corte di Cassazione, infatti, su detto specifico presupposto ha già stabilito che «l’interesse alla riservatezza dei dati personali deve cedere a fronte della tutela di altri interessi giuridicamente rilevanti, e dall’ordinamento configurati come prevalenti nel necessario bilanciamento operato, fra i quali l’interesse, ove autentico e non surrettizio, all’esercizio del diritto di difesa in giudizio» (cfr. Cass. n. 39531 del 2021, pag. 8-9 della motivazione).
In questo caso, tuttavia, nonostante avessimo evidenziato la sussistenza di una responsabilità banca truffa online in caso di omessa risposta a detta richiesta, il Banco Bilbao Vizcaya Argentaria S.A decideva di non comunicarci i dati del soggetto che aveva aperto il rapporto di conto corrente, impedendoci in questo caso di intraprendere delle specifiche ed immediate azioni giudiziarie nei confronti dello stesso.
4. Le nostre richieste all’Autorità Giudiziaria in seguito al provvedimento di rifiuto da parte della Banca
In seguito alla comunicazione del rifiuto dell’istituto bancario a volerci comunicare i dati inerenti l’effettivo beneficiario del rapporto di conto corrente bancario aprivamo un autonomo procedimento innanzi al Tribunale Civile in cui citavamo in giudizio proprio il Banco Bilbao Vizcaya Argentaria S.A., ritenendo del tutto evidente una responsabilità banca truffa online per non aver mai ottemperato alla nostra richiesta di comunicazione dei dati dei beneficiari del rapporto di conto corrente e della documentazione utilizzata per l’apertura del rapporto di conto corrente bancario.
Detta documentazione, nello specifico, ci serviva anche per constatare se sussistesse una effettiva responsabilità della banca in relazione all’identificazione effettiva del cliente (KYC) ed al rispetto della normativa antiriciclaggio.
Queste sono state le nostre richieste formulate all’Autorità Giudiziarie
5. Il provvedimento di riconoscimento della responsabilità banca truffa online da parte dell’Autorità Giudiziaria
In seguito alla formulazione di dette richieste, e dopo aver affrontato il procedimento civile il Tribunale di Genova decideva di accogliere tutte le nostre richieste ritenendo sussistente la responsabilità banca truffa online ritenendo, nello specifico, che nel bilanciamento tra il diritto alla riservatezza del titolare del conto corrente bancario ed il diritto di difesa della vittima della truffa fosse quest’ultimo a dover prevalere.
Ti riporto in seguito il passaggio della motivazione adottata dal Tribunale civile con il quale è stato condannato il Banco Bilbao Vizcaya Argentaria S.A.
Ebbene, attraverso detta motivazione il Giudice condannava non solo la Banca a rifondere le spese di giudizio ma altresì a comunicarci immediatamente:
- i dati anagrafici (completi di Codice Fiscale e Partita Iva, sede legale e/o residenza) del titolare del conto corrente;
- la copia del contratto di apertura del conto corrente, unitamente al documento di riconoscimento utilizzato dal titolare dello stesso, e/o la visura societaria in relazione al contratto correlato all’iban;
- la copia delle movimentazioni in uscita dal predetto conto successive al bonifico effettuato dal nostro assistito.
Si tratta, nello specifico, di una documentazione che sarà necessaria in prosieguo al fine di effettuare tutte le richieste di risarcimento nei confronti del titolare dei rapporti di conto corrente, potendosi detta richiesta estendere anche nei confronti dei beneficiari dei pagamenti effettuati successivamente dai conti correnti bancari utilizzati per perpetrare la truffa ai danni del nostro assistito.
6. Sei stato vittima di una truffa online e vuoi sapere se è possibile ritenere sussistente una responsabilità banca truffa online?
In questo articolo ti abbiamo dato soltanto alcune informazioni su come siamo riusciti ad ottenere la dichiarazione della responsabilità della banca per non averci voluto comunicare i dati del beneficiario del conto corrente utilizzato per perpetrare la truffa ai danni del nostro assistito, dopo che lo stesso era rimasto vittima di una truffa online da parte di sedicenti broker.
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7. Perché rivolgersi ad un avvocato esperto per in caso di truffa del finto trading online?
Come avrai potuto comprendere, quella trattata, è una materia particolarmente complessa, delicata, che richiede particolari e specifiche competenze professionali in ambito di diritto nazionale ed internazionale che non tutti gli avvocati posseggono.
È sempre consigliabile, dunque, nel caso in cui tu non sappia a chi rivolgerti in seguito ad una truffa online, affidarsi ad un competente Avvocato per responsabilità banca truffa online esperto in materia, che conosca bene la materia giuridica trattata di modo che, sin da subito, vi sia la massima garanzia del diritto di difesa, disponendo la strategia più opportuna al caso specifico.
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8. Il metodo di lavoro di Avvocato Penalista H24. Perché scegliere il nostro studio legale ?
La nostra priorità è porre l’assistito al centro del nostro operato, assumerci le sue preoccupazioni ed i suoi timori. Essere vittima di una truffa online è una sciagura che, molto spesso, coinvolge tutta la famiglia e che ha delle conseguenze negative sull’intera economia della famiglia.
Nel corso degli anni abbiamo ben compreso questa circostanza ed è dunque fondamentale sin da subito instaurare un rapporto di fiducia con l’assistito che si sostanzia in:
8.1 informazione costante sulla nostra attività professionale svolta nel Tuo esclusivo interesse. Sarai aggiornato passo passo di cosa stiamo facendo e di cosa accadrà. Ti spiegheremo le cose in modo che tu possa capire il difficile linguaggio della legge;
8.2 massima disponibilità e reperibilità: il nostro studio si chiama Avvocato Penalista H24 perché siamo sempre operativi 7 giorni su 7 24 ore al giorno. Siamo sempre al tuo fianco e potrai sempre contare su di noi. Tutti i giorni a qualsiasi ora del giorno e della notte.
8.3 formulazione di un preventivo immediato senza sorprese future. Ogni scelta difensiva sarà preventivamente concordata con Te, non avrai brutte sorprese e non dovrai sostenere costi imprevisti. Sin dal principio saprai quali sono i costi che dovrai sostenere.
Il rispetto di queste semplici regole e la nostra preparazione ci ha portati nel corso degli anni a regalare tante soddisfazioni ai nostri clienti.
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