Con l’ausilio di un avvocato richiesta scarcerazione Covid-19, alla luce della grave pandemia derivante dalla diffusione del virus Covid-19 che sta sconvolgendo la vita di tutti noi, in caso di “grave pregiudizio” per la salute del detenuto derivante dalla protrazione della detenzione, avrai la possibilità di formulare immediatamente una richiesta di scarcerazione al competente Magistrato di Sorveglianza al fine di ottenere l’applicazione provvisoria di una misura alternativa alla detenzione.
Se sei preoccupato per la salute di un tuo amico, di un tuo conoscente o di un tuo familiare detenuto in Italia e temi che a causa della detenzione possa essere contagiato dal virus Covid-19 in ragione del sovraffollamento carcerario in Italia o sei al corrente di patologie che possano compromettere gravemente la salute di una persona detenuta in Italia, qualora contagiata dal virus Covid-19, non perdere ulteriore tempo, e contatta immediatamente un avvocato richiesta scarcerazione Covid-19 prima che sia troppo tardi !!!.
Già numerosi detenuti in tutta Italia hanno ottenuto provvedimenti favorevoli in tema di applicazione provvisoria delle misure alternative alla detenzione alla luce del grave pregiudizio per la salute derivante dalla diffusione del virus Covid-19.
Sei detenuto in Italia o ti è stato notificato un ordine di esecuzione di una sentenza e vuoi ricevere immediata assistenza o consulenza legale ? Puoi rivolgerti ad Avvocato Penalista H24 che ti affiancherà immediatamente un esperto e specializzato Avvocato richiesta scarcerazione Covid-19 con specifiche competenze per tutta la fase dell’esecuzione di sentenze di condanna innanzi la Magistratura di Sorveglianza.
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QUANDO É POSSIBILE OTTENERE L’APPLICAZIONE PROVVISORIA DELLA DETENZIONE DOMICILIARE O DELL’AFFIDAMENTO IN PROVA AL SERVIZIO SOCIALE?
La diffusione pandemica del virus Covid-19 anche in Italia ha reso necessaria, in moltissimi casi, l’applicazione provvisoria da parte dei competenti Magistrati di Sorveglianza delle misure alternative alla detenzione nei confronti di numerosi detenuti con carattere di assoluta urgenza.
In questo caso la richiesta di applicazione della detenzione domiciliare o dell’affidamento in prova ai servizi sociali potrà essere formulata, evidenziando le ragioni di assoluta urgenza, direttamente al competente Magistrato di Sorveglianza nel caso in cui dalla protrazione della detenzione possa derivare “grave pregiudizio” per la salute del detenuto.
La detenzione domiciliare
Per quanto riguarda l’applicazione provvisoria della detenzione domiciliare, ai sensi del comma 1 quater dell’articolo 47 Ter Ordinamento Penitenziario, sarà possibile richiedere l’applicazione provvisoria di detta misura al detenuto
“Nei casi in cui vi sia un grave pregiudizio derivante dalla protrazione dello stato di detenzione, l’istanza di detenzione domiciliare di cui ai precedenti commi 01, 1, 1-bis e 1-ter è rivolta al magistrato di sorveglianza che può disporre l’applicazione provvisoria della misura”.
Chiaramente per il buon esito dell’istanza andrà specificato in maniera chiara quale sia il grave pregiudizio per la salute del detenuto derivante dalla protrazione della detenzione, non potendosi fare esclusivo riferimento alla diffusione del virus Covid-19, essendo pertanto sempre auspicabile che la richiesta venga effettuata direttamente da un esperto avvocato richiesta scarcerazione Covid-19.
L’affidamento in prova al servizio sociale
Allo stesso tempo, il comma 4 dell’art. 47 dell’Ordinamento Penitenziario prevede la possibilità che il Magistrato di Sorveglianza, qualora ricorrano determinate circostanze, possa applicare in via provvisoria, nei confronti di una persona detenuta, l’affidamento in prova al servizio sociale, disponendo nello specifico che
“Quando sussiste un grave pregiudizio derivante dalla protrazione dello stato di detenzione, l’istanza può essere proposta al magistrato di sorveglianza competente in relazione al luogo di detenzione. Il magistrato di sorveglianza, quando sono offerte concrete indicazioni in ordine alla sussistenza dei presupposti per l’ammissione all’affidamento in prova e al grave pregiudizio derivante dalla protrazione dello stato di detenzione e non vi sia pericolo di fuga, dispone la liberazione del condannato e l’applicazione provvisoria dell’affidamento in prova con ordinanza”.
In questo caso, per il buon esito della richiesta, andranno indicati precisamente nel contenuto dell’istanza formulata al Magistrato di Sorveglianza i gravi pregiudizi derivanti dalla protrazione della detenzione, nonché la sussistenza di un lavoro e di un domicilio presso il quale il detenuto andrebbe ad abitare in caso di concessione della misura alternativa alla detenzione.
Chiaramente anche in questo caso, visto l’estremo tecnicismo della materia, sarà sempre consigliabile farsi assistere nel formulare l’istanza al competente Magistrato di Sorveglianza da un esperto avvocato richiesta scarcerazione Covid-19, al fine di non incappare in alcun tipo di errore che possa pregiudicare il buon esito della richiesta.
Quando può ritenersi sussistente un grave pregiudizio per la salute del detenuto?
Come abbiamo precedentemente anticipato, sia nella richiesta formulata al Magistrato di Sorveglianza per l’applicazione provvisoria della detenzione domiciliare che in quella inerente l’affidamento in prova al servizio sociale dovranno essere sempre indicati in maniera specifica quali siano i gravi pregiudizi derivanti dalla protrazione dello stato di detenzione.
In questo caso i gravi pregiudizi per la salute del detenuto potranno essere valutati proprio in considerazione delle condizioni di salute del medesimo, qualora lo stesso sia affetto da patologie tali per le quali, in caso di contagio da virus Covid-19, potrebbe essere compromessa irrimediabilmente la salute del detenuto rendendo di fatto la posizione del medesimo incompatibile con il regime detentivo.
Proprio in questi ultimi mesi, a causa della diffusione del virus Covid-19, numerosi sono stati i provvedimenti provvisori di concessione delle misure alternative alla detenzione, ovvero del differimento pena, da parte dei competenti Magistrati di Sorveglianza, mostrando un’apertura evidente nel caso di gravi problemi di salute del detenuto.
Ci sono stati altri provvedimenti di scarcerazione?
Sul punto si evidenzia come nella recente ordinanza n. 2114/2020 resa dal Tribunale di Sorveglianza di Milano veniva accolta l’istanza di differimento pena nei confronti di un soggetto condannato per delitti di stampo camorristico (416 bis nonché delitti estorsivi aggravati ex art. 7 L. 203/91) ritenendo quindi, sulla base del quadro patologico dello stesso, concedibile il differimento della pena in considerazione della diffusione del virus Covid-19 dal momento che
“…la grave patologia di cui risulta affetto il detenuto è stata tempestivamente e correttamente trattata dal carcere e dal presidio ospedalieri esterno, ma la nota emergenza COVID-19 espone il detenuto ad un concreto pericolo per la salute che appare nell’immediato incompatibile con il senso di umanità del trattamento carcerario”.
Allo stesso tempo finanche il Magistrato di Sorveglianza di Siena, dott.ssa Maria Letizia Venturini, con i decreti n. 430/2020, 431/2020, 488/2020 ha disposto l’applicazione del differimento della pena nei confronti di soggetti con gravi patologie, ritenendo al riguardo che:
“L’attuale situazione di gravissima emergenza pandemica per COVID-19 impone la considerazione del caso in ragione della tutela precipua della salute e delle esigenze di umanità dell’esecuzione penale. Date le patologie certificate, considerata l’età avanzata e le indicazioni scientifiche dell’OMS e dell’Istituto Superiore di Sanità (cfr. report aggiornato al 17.03.2020 sulle caratteristiche dei pazienti a rischio per COVID-19) considerato anche il luogo indicato per l’esecuzione penale e la complessiva situazione giuridica, sopra sinteticamente esaminata, si ritiene concedibile in via provvisoria e urgente la misura della detenzione domiciliare in luogo del differimento della pena…”.
Lo stesso Magistrato di Sorveglianza, nei tre distinti provvedimenti sopra riportati, ha più volte evidenziato che:
“la condizione di particolare promiscuità e relativa igiene del regime detentivo carcerario” durante il periodo di pandemia infettiva rendono di fatto incompatibile la vita all’interno del carcere in relazione a detenuti affetti da particolari patologie, ammettendo quindi i detenuti con tali patologie in via provvisoria e d’urgenza alla detenzione domiciliare.
Medesime valutazioni sono state formulate dal Magistrato di Sorveglianza di Padova, dott.ssa Laura Fortina, nel decreto n. 1541/2020 in considerazione del quale veniva concesso l’affidamento provvisorio ai servizi sociali ad un detenuto, ai sensi del comma 4 dell’art. 47 Ordinamento Penitenziario, in ragione del grave rischio derivante dalla protrazione della carcerazione ritenendo che
“la peculiare situazione contingente, connessa alle gravi problematiche all’interno degli istituti penitenziari connesse dell’epidemia di Covid 19 che integrano, sia pure in via del tutto provvisoria, e sino alla durata dell’emergenza sanitaria, il grave pregiudizio della protrazione”.
Proprio sulla base di tali provvedimenti, applicati dalla Magistratura di Sorveglianza al fine di tutelare al meglio la salute dei detenuti, lo studio legale AvvocatoPenalistaH24 ha già formulato in tutta Italia numerose richieste di applicazione provvisoria di misura alternative alla detenzione, cercando quindi di tutelare sempre al massimo gli interessi dei propri assistiti mediante un avvocato richiesta scarcerazione Covid-19.
Perché rivolgersi ad un avvocato richiesta scarcerazione Covid-19?
Come avrai potuto ben comprendere, a causa dell’emergenza per la diffusione del virus Covid-19, in caso di gravi problemi di salute del detenuto, sarà necessario provvedere con assoluta urgenza alla formulazione dell’istanza di applicazione provvisoria della misura alternativa alla detenzione al competente Magistrato di Sorveglianza.
Proprio per questa ragione tutti gli avvocati dello studio legale AvvocatoPenalistaH24, in questo difficile periodo, stanno lavorando senza sosta per formulare le richieste di scarcerazione nell’interesse di tutti gli assistiti affetti da gravi patologie in relazione alle quali, l’eventuale contagio da virus Covid-19, potrebbe avere conseguenze gravi, formulando dette istanza anche nell’interesse degli assistiti per i quali la situazione detentiva potrebbe costituire comunque un grave rischio per la salute.
Riteniamo infatti che sia doveroso per ogni avvocato, in una situazione di grave emergenza sanitaria nazionale, procedere con assoluta urgenza, al fine di tutelare al massimo la salute dei detenuti, essendo comunque sempre opportuno affidarsi all’assistenza di un competente Avvocato richiesta scarcerazione Covid-19, specializzato in materia, che conosca bene i recenti orientamenti dei Tribunali di Sorveglianza in Italia di modo che, sin da subito, vi sia la massima garanzia della tutela del diritto alla salute del detenuto che in alcun modo può essere compromesso durante la vita carceraria.
Inoltre, contattando Avvocato richiesta scarcerazione Covid-19 potrai:
- ottenere un preventivo immediato senza sorprese future. Ogni scelta difensiva sarà preventivamente concordata con Te, non avrai brutte sorprese e non dovrai sostenere costi imprevisti. Sin dal principio saprai quali sono i costi che dovrai sostenere.;
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1 – Misure alternative alla Detenzione: Quali sono e come richiederle ?
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