In questo articolo voglio spiegarti come abbiamo risolto un caso molto complicato: il nostro avvocato specializzato in sottrazione internazionale di minore è riuscito a far rimpatriare una bambina che era stata inizialmente sottratta al padre nel suo paese d’origine.
Il padre della bambina, ormai affranto e disperato, non vedeva la sua bambina da molto tempo ed ha deciso di contattare il nostro studio legale specializzato in sottrazione di minori per risolvere la sua problematica.
Vuoi sapere com’è andata? Te lo spiego in questo articolo, passo dopo passo così puoi capire cosa fare in caso di sottrazione internazionale di minore.
Indice dei contenuti
Il caso del nostro assistito
La Sig.ra P., cittadina italiana, si era recata in Belgio per una vacanza ed aveva conosciuto il Sig. R. D. C..
I due dopo il primo periodo di conoscenza avevano intrapreso una convivenza nel corso della quale veniva data alla luce la piccola M..
Pochi mesi dopo la nascita della bambina, la Sig.ra P. decideva di venire in Italia affinché i nonni materni potessero conoscere la bambina; ed allora il padre acquistava i biglietti A/R per l’Italia. La vacanza sarebbe dovuta durare una settimana.
Giunta in Italia, la madre della bambina, decise di non fare più rientro in Belgio e di trattenere con sé la bambina in Italia, inventando che in Belgio sarebbe stata vittima di violenze domestiche per mano del suo ex compagno.
Il padre della bambina (che da un giorno all’altro si è ritrovato senza sua figlia) ha deciso di contattare il nostro studio legale per poter nuovamente rivedere la sua piccola M. ed ottenere dunque il rimpatrio della minore.
Come abbiamo aiutato il padre della bambina per il rimpatrio?
In questi casi, la prima cosa da fare è la richiesta di rimpatrio attraverso quanto previsto dalla Convenzione dell’Aja per la sottrazione internazionale di minorenni.
Attraverso questa procedura è possibile ottenere:
1) il rimpatrio del minore nel suo paese di origine;
2) il diritto di visita.
Se vuoi approfondire e comprendere meglio cosa è previsto nella Convenzione dell’Aja, ti suggerisco di cliccare su questo link: potrai trovare maggiori informazioni su come comportarsi in caso di sottrazione internazionale di minorenni.
In ogni caso potrai contattarci per ottenere una consulenza legale on line su questi delicati temi.
E così, applicando quella che è la procedura prevista dalla Convenzione dell’Aja, da noi trattata in innumerevoli casi, abbiamo subito raccolto i dati necessari per scrivere ed inviare la richiesta all’Autorità centrale affinché si attivassero le ricerche della minore.
Infatti, devi sapere che, una volta attivata la Convenzione dell’Aja mediante apposita richiesta, subito si attivano le ricerche in campo internazionale per ritrovare il minore illecitamente sottratto.
Una volta attivata la procedura relativa alla convenzione Aja e rinvenuta la minore sul territorio italiano, viene fissata l’udienza per la decisione del rimpatrio.
Questo è successo nel corso della nostra procedura dove, rinvenuta la minore a Lecce, è stata fissata udienza davanti al Tribunale per i minorenni.
Cosa ha deciso il Giudice nel nostro caso?
Come detto, una volta attivata la procedura prevista dalla Convenzione Aja per il rimpatrio del minore ed una volta che la stessa viene rinvenuta sul territorio nazionale, viene fissata l’udienza davanti al Tribunale per i minorenni del luogo dove viene rinvenuto il minore.
L’udienza serve per stabilire se vi deve essere il rimpatrio del minore oppure no.
Nel nostro caso il padre (assistito dal nostro avvocato per sottrazione internazionale di minori) sosteneva di non aver mai alzato un dito contro la compagna e riteneva ingiusto il comportamento di quest’ultima, ovvero l’aver portato e trattenuto la minore in Italia contro il suo consenso.
Nel corso dell’udienza – durata circa 5 ore – l’Avv. Ismaele BRANCACCIO del nostro studio legale è riuscito a dimostrare che:
- il padre non ha mai alzato un dito contro la sua ex compagna;
- non ha mai minacciato la medesima;
- la vacanza in Italia doveva durare una settimana;
- la bambina risiedeva stabilmente in Belgio;
- andava a scuola in Belgio;
- tutta la sua vita ed i suoi interessi avevano come stabile luogo di residenza il Belgio;
- abbiamo prodotto la sentenza di divorzio ottenuta in Belgio ove il Giudice di quel paese ha stabilito che la bambina doveva stare con il padre.
Ebbene, il Giudice non ha creduto ad una sola parola della madre, dato che questa non ha depositato nessuna prova con riferimento di quanto aveva riferito.
Ed allora il Tribunale non ha potuto che darci ragione, accogliendo tutte le nostre richieste e disponendo l’immediato rimpatrio della minore.
Il Giudice ha ritenuto illegittimo e contrario alla legge il comportamento della madre della piccola M. la quale ha deciso di trasferirsi in Italia senza il consenso del padre privando l’uomo di poter stare con sua figlia: questo comportamento non è tollerabile dalla legge e per tale ragione – in accordo con le nostre richieste – il Giudice ha disposto l’IMMEDIATO RIMPATRIO DELLA MINORE in Belgio così il padre ha potuto riabbracciare finalmente sua figlia grazie al lavoro di esperto e specializzato avvocato per sottrazione internazionale minori del nostro studio legale.
Inoltre, devi sapere che oltre al rimpatrio della minore, la madre della piccola M. è stata anche denunciata all’autorità giudiziaria per il delitto di sottrazione internazionale di minori.
Se vuoi sapere quando si configura il delitto di sottrazione internazionale di minori, ti invito a leggere questo link dove potrai trovare più dettagliate informazioni.
In breve posso dirti che il comportamento posto in essere dalla madre della minore ha integrato il reato previsto e punito dall’art. 574 bis cod. pen..
Infatti, secondo l’interpretazione fornita sul punto dalla Suprema Corte di legittimità, è colpevole del reato di sottrazione internazionale di minore il genitore che si trasferisce all’estero impedendo all’altro genitore l’esercizio del diritto di visita (cfr. Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 17679 del 28 aprile 2016).
Più precisamente e recentemente la Suprema Corte ha affermato che commette il reato di sottrazione di minori il genitore di nazionalità straniera che sottragga e trasferisca all’estero i figli, in modo da impedire all’altro genitore l’esercizio della relativa potestà, attribuita dalla legge italiana ad entrambi i coniugi, dovendo trovare applicazione l’art. 3 della Convenzione dell’Aja del 25 ottobre 1980, resa esecutiva con legge 15 gennaio 1994, n. 64, secondo cui il trasferimento o il mancato rientro di un minore è ritenuto illecito quando avviene «in violazione dei diritti di custodia assegnati ad una persona, istituzione o ogni altro ente, congiuntamente o individualmente, in base alla legislazione dello Stato nel quale il minore aveva la sua residenza abituale immediatamente prima del suo trasferimento o del suo mancato rientro».
Nel caso di specie, la Sig. P. – che lavorava e viveva in Belgio – non aveva alcuna giustificazione per poter trattenersi in Italia non consentendo al padre di esercitare la potestà genitoriale lui riconosciuta.
Come detto, per tale ragione, è stata anche denunciata all’Autorità Giudiziaria per il suddetto reato.
Clicca qui se vuoi maggiori informazioni in merito a cosa fare in caso di denuncia per sottrazione internazionale di minori.
Come possiamo aiutarti se ti rivolgi al nostro studio legale internazionale?
Se ti trovi nella stessa condizione del Sig. R.D.C., padre della minore sottratta, come avrai potuto capire, possiamo aiutarti.
Come? Te lo spiego subito.
In primo luogo possiamo fare la richiesta di rimpatrio del minore.
In secondo luogo viene fissata l’udienza per il rimpatrio.
In terzo luogo si chiede al Giudice il rimpatrio del minore.
Questi sono i tre passi fondamentali da attuare in caso di sottrazione internazionale di minori che il ti suggeriamo di attuare per ottenere l’immediato rimpatrio del minore.
Perché rivolgersi ad un avvocato esperto in Sottrazione Internazionale di Minori?
Come avrai potuto comprendere, quella trattata è una materia complessa e delicata, che richiede particolari e specifiche competenze professionali che non tutti gli avvocati posseggono.
È sempre consigliabile, dunque, affidarsi ad uno competente Avvocato per Sottrazione Internazionale di Minori, che conosca bene la materia giuridica trattata di modo che, sin da subito, vi sia la massima garanzia del diritto di difesa, disponendo la strategia difensiva più opportuna al caso specifico.
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