Diffamazione su Instagram: quando si configura il reato e come chiedere la rimozione del contenuto.

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Diffamazione su Instagram: quando si configura il reato e come chiedere la rimozione del contenuto.

Con il sempre maggiore sviluppo delle tecnologie digitali, uno dei principali problemi che affligge le persone che utilizzano i vari social network è quello di tutelare al massimo la propria reputazione, evitando che la stessa possa essere compromessa da contenuti pubblicati da altre persone che, nello specifico, possono provocare degli enormi pregiudizi da un punto di vista economico o morale.

Infatti, i social network, quale Instagram maggiormente, vengono utilizzati perlopiù come una finestra sul mondo con la quale si rende nota la propria sfera privata, la propria vita quotidiana o anche lavorativa, esponendosi quindi al forte rischio che, tali contenuti, possano essere oggetto di critiche e commenti che, a loro volta, possono rivelarsi così offensivi da poter sfociare nel reato di diffamazione aggravata. 

Per questo motivo, il problema della tutela della reputazione oggi è di fondamentale importanza ed è altresì fondamentale conoscere ed intraprendere tutte le possibili azioni legali al fine di tutelare al massimo la propria immagine e la propria reputazione in caso di eventuali attacchi offensivi sul social network Instagram.

In questo articolo ti spiegherò anzitutto cosa si intende per diffamazione, quando la diffamazione può ritenersi aggravata e tutte le differenti strade che puoi percorrere al fine di tutelare la tua immagine o reputazione morale e professionale in caso di diffamazione su Instagram, nonché tutte le strade da percorrere al fine di ottenere un risarcimento del danno patito qualora dovessi essere diffamato su Instagram.

Diffamazione, cosa si intende

Il reato di diffamazione è disciplinato dall’articolo 595 del Codice Penale il quale prevede espressamente che: “chiunque, fuori dai casi indicati nell’articolo precedente, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a 1032 euro. Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a 2065 euro”.

Appare evidente, quindi, che per reputazione si intende la fama, la considerazione di cui gode un soggetto nella società in cui vive ed opera la cui lesione avviene in assenza del diretto interessato ed in presenza, invece, di più persone. 

Per la configurabilità̀ del reato di diffamazione, infatti, il Codice penale richiede il dolo generico, ovvero la consapevolezza da parte dell’altra persona di offendere la reputazione altrui comunicando tale offesa a più̀ persone. 

Tuttavia, poiché una piattaforma come Instagram spesso è utilizzata anche per la pubblicizzazione e la commercializzazione di prodotti o servizi, possono realizzarsi anche delle condotte diffamatorie a danno della reputazione professionale intesa, in questo caso, come una lesione che determina la perdita della fiducia e della stima da parte delle persone con cui la vittima della diffamazione su Instagram entra in contatto e interagisce nel suo ambiente lavorativo.

Ciò comporta sicuramente una lesione del prestigio professionale della persona nel suo ambito lavorativo. Anche in questo caso, quindi, sarà possibile agire attraverso gli  strumenti che l’ordinamento riconosce per tutelarsi in caso di diffamazione su Instagram e per chiedere il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito.

Se vuoi approfondire il discorso relativo a quando sussiste il reato di diffamazione on line, ti invito a leggere il nostro articolo che tratta la tematica in maniera molto più approfondita.

Ecco il link di approfondimento:

Quali sono i requisiti della diffamazione su Instagram e quando si parla di diffamazione aggravata?

Come ti dicevo prima, il reato di diffamazione su Instagram si configura nel momento in cui, consapevolmente, una persona esterna un’offesa all’altrui reputazione comunicandola a più persone attraverso il social network Instagram.

In questo caso, dal momento che l’offesa viene realizzata “con qualsiasi altra forma di pubblicità”, in cui,  appunto, rientra quella realizzata attraverso i social network, forum, blog o altra piattaforma tra cui, chiaramente, rientra Instagram, la diffamazione può essere considerata come aggravata. (art. 595 comma 3 c.p. ). 

Questo perché, come affermato a più riprese dalla Cassazione “l’uso dei social network o qualunque sia la modalità informatica di condivisione e trasmissione, permette al messaggio diffamatorio di essere raggiunto e visualizzato da un numero indeterminato o quantitativamente apprezzabile di persone(Cass. 50/2017; Cass. 8482/2017; Cass. 24431/2015)

Tuttavia, bisogna chiarire che, per quanto i social network quali Instagram, Facebook, forum o blog siano mezzi di manifestazione del pensiero, non possono in alcun modo essere assimilati alla stampa ed infatti, a differenza della diffamazione avvenuta sui social network, per la stampa “si esclude la procedibilità al sequestro preventivo in caso di commissione del reato di diffamazione” (Cass. sent. n.12536/2016).

Dunque, come ti dicevo, per aversi diffamazione si Instagram, devono sussistere dei requisiti specifici, vediamo quindi nel dettaglio quali sono:

Assenza della persona offesa

La ragione della necessità di tale requisito consiste nel fatto che, il destinatario della diffamazione, non percependo direttamente le parole che offendono il suo onore o il suo decoro, si trova nell’impossibilità di difendersi con una risposta al post offensivo, tuttavia questo non vuol dire che la sua eventuale presenza cambi il tipo di reato nel caso in cui si proceda per la diffamazione su Instagram. 

Infatti, può accadere che su Instagram si apra un dibattito in seguito alla pubblicazione di un post durante il quale vengano fatti commenti generici su episodi, senza tuttavia fare esplicito riferimento a fatti o persone specifiche. 

In tal caso, quindi, non si potrà parlare di diffamazione vera e propria poiché trattasi di commenti denigratori rivolti a persone non specificamente individuabili.

Da ciò rileva che il reato non si configura allorquando le espressioni diffamatorie vengano pronunciate verso persone che non siano né individuate né individuabili (Cass. Pen., Sez. V, sentenza n. 3809/2018) poiché in tali casi, la vittima di diffamazione non può essere specificatamente individuata nella persona che, in virtù di una propria considerazione personale o soggettiva, si riconosca in quelle affermazioni denigratorie reputandosi quindi diretto destinatario dell’offesa, pur non essendolo. 

Dunque, secondo la Cassazione, per aversi diffamazione “è necessario che il soggetto la cui reputazione risulti offesa da tale reato, sia individuato o individuabile in qualche modo

Offesa alla reputazione

Costituisce l’oggetto stesso del reato e viene inteso come l’utilizzo di parole, foto, disegni, figure, video offensivi che possano offendere l’onore o il decoro del destinatario. 

Ricapitolando quanto ti ho detto in precedenza, postare su Instagram un commento sotto ad un post, pubblicare foto/video che ritraggono persone in atteggiamenti imbarazzanti o intervenire in una diretta Instagram, significa dare a tali contenuti la possibilità che gli stessi possano essere visti, letti o ascoltati da un numero indefinito di persone e, laddove tali messaggi siano anche offensivi, ciò determinerà la fattispecie aggravata del reato di diffamazione su Instagram. 

Dunque, essendo Instagram una piattaforma sulla quale, a dispetto degli altri social network, vengono diffusi in larga scala contenuti di ogni tipo, anche live attraverso le cd. “stories”, il rischio di essere bersaglio di condotte diffamatorie è sempre molto alto, motivo per cui è sempre opportuno procedere con immediatezza al fine di tutelare la propria immagine.

Contenuto visibile a più persone

La legge prevede che, per aversi diffamazione su Instagram sia necessario che un commento, una foto, un disegno diffamatorio siano pubblicati e siano visibili ad almeno due persone – distinte dall’agente del reato di diffamazione e dal destinatario della stessa – che abbiano potuto ascoltare o percepire l’offesa. 

Non è necessario, tuttavia, che la comunicazione offensiva venga resa percepibile simultaneamente alle due persone potendosi, in ipotesi, il contenuto diffamatorio diffondere anche in momenti diversi o successivi: in tal caso si ritiene integrato, comunque, il requisito della comunicazione tra più persone. 

Per farti comprendere quanto risulti importante e delicata la tutela della reputazione, per la Cassazione sussiste il requisito di comunicazione a più persone anche quando le frasi offensive sono pronunciate alla presenza di minori qualora questi, pur non essendo in grado di cogliere il significato estrinseco degli epiteti offensivi utilizzati, ne abbiano colto la generica portata diffamatoria e diventino, quindi, potenziali strumenti di divulgazione dei contenuti offensivi (Cass. penale sent. n. 16108/2017)

Cosa fare se si è diffamati su Instagram? 

Come ti dicevo prima, l’offesa esternata con “qualsiasi forma di pubblicità” e diffusa su Instagram, integra una diffamazione aggravata in quanto, tale condotta diffamatoria è destinata ad essere visualizzata da un numero indeterminato di utenti per cui, l’articolo 595 del codice penale, al terzo comma, prevede che “…la pena è della reclusione che va dai sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a 516 euro”.

Fatta dunque questa fondamentale premessa, vediamo ora concretamente quali sono le strade che  puoi concretamente percorrere al fine di tutelare la tua reputazione se ti accorgi di essere stato vittima di diffamazione su Instagram con commenti, messaggi o qualsiasi altro tipo di contenuto denigratorio ed offensivo.

Hai varie possibilità in caso di diffamazione su Instagram:

  1. Chiedere la rimozione del contenuto diffamatorio al centro assistenza di Instagram;
  2. Presentare e depositare una denuncia-querela nei confronti dell’autore della diffamazione;
  3. Chiedere il sequestro preventivo della pagina web;
  4. Richiedere ed ottenere un risarcimento per i danni che hai subito;

Ma procediamo con ordine e vediamo quindi nel dettaglio cosa fare in tutti questi casi.

Rimozione del contenuto diffamatorio da Instagram

Prima di passare direttamente ad eventuali azioni legali hai la possibilità di chiedere (attraverso canali ufficiali messi a disposizione dal fornitore del servizio) all’autore del contenuto diffamatorio o al fornitore di Instagram stesso, una rimozione veloce di tali contenuti offensivi

Tuttavia, al fine di evitare che il contenuto diffamatorio o il profilo Instagram che ha posto in essere la diffamazione nei tuoi confronti vengano rimossi, senza darti la possibilità di provare concretamente la commissione della diffamazione su Instagram, è necessario raccogliere il maggior numero di prove possibili in merito alla diffamazione che hai subito.

Infatti, nel caso in cui venisse cancellato il profilo, il commento, la frase, il post o il messaggio diffamatorio, qualora tu non avessi proceduto con anticipo alla raccolta della prova, non avresti alcuna prova concreta che possa attestare l’esistenza dell’offesa.

Di seguito ti indicherò quindi il procedimento che dovrai seguire per chiedere ad Instagram una rimozione legale del contenuto offensivo.

Il primo passaggio è sicuramente accedere al tuo account Instagram e selezionare l’icona che ti porta nelle “IMPOSTAZIONI” e, dunque, selezionare la voce “ASSISTENZA”. 

Si aprirà una pagina successiva che ti indica la dicitura “CENTRO ASSISTENZA” su cui dovrai cliccare.

Centro Assistenza Instagram

Questo passaggio ti porterà in una pagina successiva e, cliccando sul simbolo della “lente di ingrandimento”, ti basterà scrivere semplicemente “RIMOZIONE” cosicché si aprirà la pagina che a te interessa ai fini della rimozione del contenuto offensivo.  

Quindi clicca su “RICHIESTA DI RIMOZIONE LEGALE”. 

Di seguito, le relative foto di tutti i passaggi:

Rimozione da Instagram
Richiesta di rimozione legale da Instagram

A questo punto si aprirà la seguente pagina nella quale potrai chiedere ad Instagram di rimuovere tale contenuto diffamatorio attraverso la compilazione di un relativo modulo che ti verrà fornito direttamente da Instagram. 

Invio della richiesta di rimozione legale da Instagram

Tuttavia, molto spesso può capitare che, una volta eseguita questa procedura, Instagram non prenda in carico con celerità la tua richiesta, col rischio che il contenuto lesivo della tua reputazione possa non essere rimosso immediatamente e, quindi, venga visualizzato da un numero cospicuo di utenti. 

In questo caso potrai anche inviare una segnalazione del post ad Instagram per il suo contenuto offensivo, come riportato qui di seguito.

Segnalazione dei Commenti su Instagram

Se la procedura che ti ho riportato non ha dato l’esito sperato, potrai esperire un ultimo tentativo, ovvero, prima di adire il Giudice per ottenere una condanna per diffamazione su Instagram, potrai effettuare una “sollecitazione” allo stesso autore del post diffamatorio attraverso una diffida legale che potrai provare ad inviare attraverso qualsiasi strumento, pec, mail, messaggio etc.

In questo caso, chiaramente, ti consiglio di avvalerti dell’aiuto di un avvocato per diffamazione su Instagram, il quale potrà aiutarti a redigere tale atto di diffida, indicando così all’autore della diffamazione anche le conseguenze legali alle quali potrebbe andare incontro in caso di mancata cancellazione del contenuto diffamatorio ai tuoi danni.

Con questo atto, quindi, darai all’autore del contenuto diffamatorio un’ultima possibilità di provvedere a rimuovere autonomamente il commento o post offensivo nei tuoi confronti.

Presentazione di una denuncia-querela per diffamazione su Instagram

Qualora decidessi di non avvalerti della semplice richiesta di rimozione del contenuto offensivo, come sopra visto, ma di ottenere una maggiore e pronta tutela della tua reputazione, dovrai procedere alla presentazione di una denuncia-querela.

L’iter che porta alla condanna penale dell’autore del post diffamatorio, infatti, inizia con una denuncia-querela che dovrai sporgere e depositare nei termini indicati tassativamente dalla legge. 

Consumandosi il reato di diffamazione in assenza del destinatario delle frasi offensive, infatti, il termine entro cui si potrà proporre la querela  non decorre dal giorno in cui i contenuti sono stati diffusi, bensì entro 90 giorni a partire dal momento in cui avrai avuto notizia del contenuto offensivo. 

La proposizione di tale atto è una condizione di procedibilità dell’azione penale e, pertanto, per la denuncia è sempre molto importante rivolgersi ad un avvocato con esperienza in tema di diffamazione su Instagram.

Talvolta, infatti, può anche accadere  che i commenti diffamatori possano screditare un post commerciale, ledendo la reputazione professionale della persona, e che gli stessi siano stati pubblicati da un competitor merceologico: in questi casi sarà fondamentale l’ausilio di un avvocato, in quanto potrebbe individuare anche delle ipotesi ascrivibili alla concorrenza sleale.

A questo punto, dopo la proposizione della denuncia, seguiranno le indagini con apertura del processo penale nel quale, oltre alla punizione del colpevole, potrai eventualmente richiedere anche un risarcimento dei danni subiti in seguito alla diffamazione su Instagram.

Sequestro preventivo della pagina web diffamatoria

Sebbene le offese generate a mezzo web, siano indicate dal comma terzo dell’articolo 595 c.p. tra le fattispecie aggravanti della diffamazione, al pari di quelle avvenute a mezzo stampa, solo per le prime (quelle che si realizzano su un social network, come Instagram, nel caso di specie) è prevista la possibilità di chiedere il sequestro preventivo della pagina dove sia stato pubblicato il post denigratorio. 

Ciò può avvenire quando, ad esempio, l’autore di tale contenuto si rifiuti di rimuovere il commento in seguito ad una tua segnalazione avvenuta prima di passare direttamente alla tutela per vie legali.

L’autorità Giudiziaria, in questo caso, potrà disporre il sequestro preventivo della pagina Instagram su cui è avvenuta tale diffamazione con oscuramento del profilo dalla pagina web qualora ritenga che sussista un rischio di agevolazione del reato, di aggravamento delle conseguenze del reato e di reiterazione dello stesso.

Il sequestro preventivo di una pagina web è, quindi, un’altra garanzia posta a tutela della tua reputazione poiché, come ha ribadito più volte anche la Cassazione, un social network non rientra nella nozione legale di stampa né può dirsi mezzo di diffusione del pensiero destinato ad un’attività professionale, per cui, a differenza della stampa, non può essere invocato il diritto di critica o di cronaca.

Quindi, atteso che Instagram, alla pari di qualsiasi altra piattaforma social, rappresenta un potente mezzo di comunicazione con cui condividere elementi di ogni natura, e non necessariamente contenuti dal fine istruttivo o educativo, in grado di diffondersi ad un numero esponenziale di utenti, al fine di limitare gli effetti dannosi di una possibile diffamazione contenuta in tali post, si prevede la possibilità di disporre il sequestro preventivo.

Risarcimento danni

Va detto, anzitutto, che potrai anche richiedere il risarcimento del danno subito in seguito alla diffamazione su Instagram in due modi:

a – Risarcimento in sede civile, senza sporgere preventiva querela, adendo quindi il Giudice civile;

b – Attivare l’iter del procedimento penale, attraverso una querela e, in seguito, decidere di costituirti parte civile nel relativo procedimento penale, richiedendo in quella sede stessa il risarcimento del danno.

Avrai capito, sulla base di quello che ti ho detto in precedenza, cosa si intende per diffamazione ed in che modo essa può ledere non solo la reputazione personale di un soggetto, ma anche la reputazione professionale delle stesso, con conseguente diverso atteggiamento in relazione all’eventuale richiesta di risarcimento del danno.

È possibile chiedere risarcimento del danno non patrimoniale, ovvero un danno di tipo morale quando i contenuti offensivi su Instagram abbiano cagionato una lesione dei valori garantiti dalla Costituzione ed inerenti alla tua persona quali, appunto, la reputazione. 

Poiché, tuttavia, i danni da diffamazione possono riguardare non solo la sfera personale, nel qual caso si potrà chiedere il risarcimento del danno non patrimoniale, ma anche la sfera professionale e patrimoniale, col rischio, ad esempio, che si perda la fiducia dei clienti, colleghi di lavoro etc., si parlerà in questi casi di danno patrimoniale subito.

Se, infatti, la condotta diffamatoria avviene nei confronti della tua attività pubblicizzata su Instagram generando, così, una perdita di fiducia dei tuoi clienti e dei tuoi potenziali clienti i quali, a causa di queste condotte diffamatorie saranno maggiormente restii a contattarti, tale diffamazione sarà in grado di produrre una evidente perdita economica al tuo patrimonio (danno emergente) ovvero un eventuale mancato guadagno (lucro cessante).

Potrai, quindi, chiedere ed ottenere il risarcimento non solo del danno non patrimoniale ma anche di quello patrimoniale vero e proprio, il quale sarà liquidato in base alla perdita subita o al mancato guadagno concretamente dimostrato in seguito alla diffamazione subita.

Per il danno non patrimoniale, invece, essendo più difficile quantificarlo in termini economici, il giudice si avvarrà di alcuni criteri per valutare il reato di diffamazione su Instagram quali:

  • la capacità di diffusione del mezzo social utilizzato per la condotta diffamatoria;
  • la notorietà del diffamato;
  • se si tratta di condotte reiterate;
  • il turbamento e le ripercussioni psichiche generate all’offeso in seguito alla diffamazione.

Trattandosi comunque di valutazioni rilevanti da un punto di vista giuridico, sarà difficile procedere autonomamente alla comprensione della gravità del contenuto diffamatorio e del danno subito, per cui sarà sempre opportuno avvalersi di un avvocato con esperienza nel settore della diffamazione su Instagram per procedere legalmente nei confronti dell’autore della diffamazione ed ottenere quindi la riparazione della lesione subita alla reputazione.

Come possiamo aiutarti e perché scegliere il nostro studio legale?

Abbiamo già affrontato diversi casi di diffamazione on line e possiamo aiutarti. Come?

Facendo per te il reclamo oppure intraprendendo un’azione legale per la rimozione del contenuto diffamatorio su Instagram. 

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Abbiamo già maturato una certa esperienza in materia di diffamazione on line e se vuoi avere maggiori dettagli sulla tematica, ti invito a leggere tutti gli articoli che ti linko qui sotto.

Ecco quali sono:

La legge – come visto – mette a disposizione diversi strumenti giuridici per la tutela della reputazione on line ma occorre azionare quelli giusti e farlo nel modo corretto.

Capirai, leggendo i contenuti pubblicati sul nostro blog, che siamo avvocati specializzati in tema di diffamazione on line e se vuoi parlare con un nostro professionista non esitare a contattarci per una consulenza personalizzata.

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