Tassa di soggiorno non versata: accusata di peculato la posizione della nostra assistita è stata archiviata

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Tassa di soggiorno non versata: accusata di peculato la posizione della nostra assistita è stata archiviata

In questo articolo ti spiego come un avvocato esperto in tassa di soggiorno appartenente al team del nostro studio legale ha ottenuto un provvedimento favorevole per una assistita che era stata ingiustamente accusata di peculato. 

Dopo essersi rivolta ad Avvocato Penalista H24, l’Avv. Vincenzo Ezio Esposito, figura competente per tali tipi di problematiche all’interno del nostro studio legale, ha suggerito la strategia più opportuna da intraprendere nel caso della nostra cliente e, grazie al duro lavoro fatto di studio e per l’appunto approfondita conoscenza della materia, siamo riusciti ad ottenere un soddisfacente provvedimento di archiviazione che ha reso estremamente felice la nostra cliente, una imprenditrice nel campo alberghiero che per una piccola disattenzione stava per rovinarsi la vita e macchiarsi la fedina penale.

Ed allora, in questo articolo ti spiego come abbiamo ottenuto un provvedimento di archiviazione per l’accusa di peculato rivolta nei confronti della nostra assistita.

Se anche tu ti trovi nella stessa situazione e vuoi ricevere assistenza o consulenza legale da parta di un esperto, non esitare a contattarci, un esperto avvocato per peculato sarà subito a tua disposizione.

Contattando il nostro studio legale potrai usufruire di un supporto legale specializzato in materia in quanto – come leggerai in questo articolo – abbiamo già affrontato e risolto diversi processi per peculato afferenti l’omesso versamento della tassa di soggiorno. 

L’antefatto

Come ti ho anticipato, una nostra Assistita veniva raggiunta da avviso di garanzia dal quale risultava indagata per il reato di peculato ex art. 314 c.p.

In particolare, la stessa, in qualità di titolare di struttura alberghiera, veniva accusata, a seguito di denuncia sporta dal Comune ove la struttura ricettizia era ubicata, di non aver versato la tassa di soggiorno e di averne trattenuto le somme (se vuoi saperne di più della cd. “tassa di soggiorno” clicca qui, ti illustrerò un caso di assoluzione per omesso versamento dell’imposta).

Se hai visto il link indicato sopra, avrai compreso che la figura del titolare delle strutture ricettizie sono qualificati come “incaricati di pubblico servizio” dalla Giurisprudenza di legittimità, ovverosia proprio quelle figure che l’art. 314 c.p. individua come possibili autori del delitto di peculato.

La contestazione: il reato di peculato

Il reato di peculato, disciplinato dall’art. 314 cod. pen., è punito molto severamente dal nostro Legislatore.

Ed infatti, l’art. 314 cod. pen. punisce 

“il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria”, con la pena della reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi.

La nostra Assistita rischiava, pertanto, oltre dieci anni di carcere.

Questo perché il Legislatore ha inteso punire severamente la condotta di chi compromette il buon andamento, gli interessi patrimoniali, nonché il prestigio e la credibilità della Pubblica Amministrazione.

Il delitto in esame, poi, come ogni altro delitto in cui non è diversamente disposto, richiede, per qualificarsi, una condotta dolosa in capo al reo, ovvero la consapevolezza dell’altruità del bene di cui si è impossessato e la consapevolezza delle proprie qualità di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio.

Non è, pertanto, sufficiente a integrare il reato in esame la condotta del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio che, per mera svista o negligenza si sia impossessato di un bene altrui.

La tesi difensiva per ottenere l’archiviazione dall’accusa di Peculato

L’avviso della conclusione delle indagini preliminari cui era destinataria la nostra Assistita assegnava alla stessa un termine massimo di 20 giorni per sottoporsi a un interrogatorio e fornire la propria versione dei fatti.

All’inutile spirare dei termini, era ragionevole supporre che la nostra Assistita avrebbe dovuto affrontare un processo penale a suo carico, con le gravissime accuse che le venivano mosse.

Era evidente, pertanto, che l’intervento della difesa di Avvocato Penalista H24 doveva essere quanto più veloce possibile, e senza che tale celerità compromettesse in alcun modo la minuzia e la meticolosità dello studio degli elementi a carico.

In particolare, lo Studio di Avvocato Penalista H24 analizzava attentamente gli atti d’indagini e richiedeva, immediatamente, per conto dell’indagata, l’interrogatorio della stessa.

L’interrogatorio dell’indagata fatto con il supporto di un Avvocato esperto in tassa di soggiorno

La nostra Assistita veniva sottoposta a interrogatorio innanzi al Pubblico Ministero, al fine di chiarire la propria posizione.

In particolare, dopo aver risposto alle domande del Procuratore e della Difesa, era possibile accertare che:

  • l’indagata aveva comunque versato, seppur con ampio ritardo, le somme dovute alle casse comunali a titolo di tassa di soggiorno, il che aveva comportato l’archiviazione del procedimento tributario aperto dalla Corte dei Conti;
  • l’indagata non apprendeva direttamente le somme versate dagli ospiti della propria struttura, ma si serviva di un tour operator al quale i clienti versavano le somme comprensive della tassa di soggiorno e del pernotto;
  • l’indagata, inoltre, non aveva mai svolto il lavoro di albergatrice, ma aveva iniziato a farlo pochi mesi prima rispetto ai fatti di cui al capo d’imputazione;
  • l’indagata non aveva nulla da nascondere, giacché era solita comunicare alle Autorità di Pubblica Sicurezza la presenza di ospiti all’interno della struttura, giacché se avesse davvero voluto trattenere le somme incassate a titolo di tassa di soggiorno avrebbe certamente occultato la presenza degli ospiti.

L’interrogatorio, poi, veniva corredato da ampia e copiosa documentazione che suffragava la tesi sostenuta dalla nostra Assistita, per mezzo del nostro Avv. Vincenzo Ezio Esposito).

Veniva, così, ampiamente provata l’insussistenza del dolo che avrebbe dovuto sostenere la condotta della nostra Assistita per integrare la fattispecie di cui all’art. 314 cod. pen. ovverosia il peculato. 

Infatti, il ritardo nel versamento della tassa di soggiorno, lungi dall’essere giustificato da finalità di lucro, era dovuto unicamente a una mera svista e leggerezza, determinate, da un lato, dal fatto che le somme apprese a titolo di tassa di soggiorno fossero “di seconda mano”, visto che l’indagata si serviva di un tour operator che materialmente le apprendeva e, dall’altro, dal fatto che la stessa non avesse molta esperienza in materia di gestione di strutture ricettive.

In poche parole, visto che il denaro che gli ospiti della struttura non venivano ricevuti dalla nostra assistita, non era giusto che la stessa potesse pagare per un comportamento mai tenuto ovverosia il versamento di denaro mai raccolto.

Richiesta d'archiviazione della Procura della Repiubblica.

La richiesta di archiviazione della Procura e il suo accoglimento

All’esito dell’interrogatorio, ben preparato malgrado i tempi stretti, la Procura della Repubblica, che prima dello stesso era convinta a richiedere che l’indagata venisse processata, avanzava richiesta di archiviazione al GIP in sede, rilevando che le condotte poste in essere fossero prive di intenzione delittuosa ma fossero dovute a mere distrazioni.

La richiesta di archiviazione della Procura e il suo accoglimento.

Il GIP, condividendo le osservazioni svolte dal PM nella richiesta di archiviazione, disponeva l’archiviazione del procedimento.

Disposizione di archiviazione del Tribunale di Torre Annunziata.

Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’intervento tempestivo della Difesa di Avvocato Penalista H24, che ha stroncato sul nascere un procedimento penale che sarebbe potuto culminare in una condanna a una pena superiore ai dieci anni di reclusione.

La nostra assistita, ovviamente, ha accolto con estremo favore la notizia ed adesso potrà esercitare con più serenità la sua professione senza avere la preoccupazione di essere in futuro arrestata.

Perché rivolgersi ad un avvocato esperto in tassa di soggiorno?

Come avrai potuto comprendere, quella trattata è una materia complessa e delicata, che richiede particolari e specifiche competenze professionali che non tutti gli avvocati posseggono.

È sempre consigliabile, dunque, affidarsi ad un Avvocato competente in tema di tassa di soggiorno, che conosca bene la materia giuridica trattata di modo che, sin da subito, vi sia la massima garanzia del diritto di difesa, disponendo la strategia difensiva più opportuna al caso specifico.

Abbiamo già affrontato e risolto diversi processi con riferimento a questa materia.

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La nostra priorità è porre l’assistito al centro del nostro operato, assumerci le sue preoccupazioni ed i suoi timori. Essere sottoposti ad un procedimento penale è una sciagura che coinvolge tutta la famiglia.

Nel corso degli anni abbiamo ben compreso questa circostanza ed è dunque fondamentale sin da subito instaurare un rapporto di fiducia con l’assistito che si sostanzia in:    

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