Revoca della carta di soggiorno in caso di reato: come presentare ricorso?

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Revoca della carta di soggiorno in caso di reato: come presentare ricorso?

Sei un cittadino extracomunitario titolare di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo ed hai problemi con il tuo documento in Italia? Hai subito una sentenza di condanna per un reato e ti è stato notificato un provvedimento di revoca della carta di soggiorno UE da parte della Questura? Hai bisogno di ricevere assistenza o consulenza legale in materia di espulsione dall’Italia? Un avvocato esperto in casi di revoca della carta di soggiorno, dello studio legale internazionale Avvocato Penalista H24, in questo articolo ti spiega quali sono i presupposti previsti dalla Legge Italiana per formulare ricorso contro il provvedimento di revoca della carta di soggiorno nonché contro l’eventuale provvedimento di espulsione.

Cosa prevede la Legge?

L’articolo 9 comma 4 del Decreto Legislativo 256/1998 (Testo unico immigrazione) prevede che il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo non può essere rilasciato a quei soggetti che possono essere considerati “pericolosi per l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato”.

Ai fini della valutazione della pericolosità del cittadino straniero si tiene conto dei seguenti presupposti:

  1. Che il cittadino straniero faccia parte (o sia sospettato di far parte) di associazioni a delinquere di tipo mafioso – art. 416 bis. c.p.;
  2. Che il cittadino straniero abbia subito una sentenza (anche non definitiva) di condanna per uno dei reati previsti dall’articolo 380 o 381 del codice di procedura penale.

L’articolo 20 del Decreto Legislativo 30/2007, inoltre, stabilisce che, in caso di cittadini stranieri titolari di carta di soggiorno UE, il diritto di ingresso in Italia può essere limitato per: “motivi di sicurezza dello Stato; motivi imperativi di pubblica sicurezza; altri motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza”.

Tra i motivi imperativi di pubblica sicurezza che possono giustificare la limitazione all’ingresso in Italia, nonché, la revoca della carta di soggiorno, rientra finanche la commissione di reati gravi da parte del cittadino straniero.

In caso di applicazione di un provvedimento di questo tipo è sempre opportuno rivolgersi sin dal primo momento ad un avvocato competente in casi di revoca della carta di soggiorno per poter comprendere precisamente cosa fare e come opporsi al provvedimento del Questore.

Come comportarsi in caso di notifica di un provvedimento di revoca della carta di soggiorno?

Come ti dicevo, la Legge Italiana prevede dei presupposti specifici affinché possa essere limitato il diritto di un cittadino straniero, titolare di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, di entrare e vivere regolarmente in Italia.

Il provvedimento di revoca della carta di soggiorno è un provvedimento amministrativo disposto dal Questore allorquando si possa ritenere che il cittadino straniero possa essere considerato un pericolo per la sicurezza dello Stato, ovvero abbia tenuto dei comportamenti che costituiscono una minaccia grave ai diritti fondamentali della persona o anche all’incolumità pubblica.

Molto spesso,  nel caso in cui il Questore voglia disporre un provvedimento di questo tipo, ti sarà notificato un avviso con il quale il Questore ti informa dell’inizio di un procedimento amministrativo nei tuoi confronti per la revoca della carta di soggiorno.

Nel caso in cui ti dovesse essere notificato questo avviso, è molto importante che tu ti rivolga immediatamente ad un avvocato che abbia già affrontato casi di revoca della carta di soggiorno, dal momento che, ai sensi dell’articolo 10 bis della Legge 241/90, ti è riconosciuto un periodo di tempo di 10 giorni per poter presentare una memoria difensiva al Questore nella quale potrai illustrare le ragioni per le quali non deve essere revocato il tuo titolo di soggiorno in Italia.

In ogni caso, qualora il questore dovesse comunque notificarti il provvedimento di revoca della carta di soggiorno, potrai formulare ricorso contro questo provvedimento al Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero un ricorso gerarchico al Prefetto.

Quali sono i termini per poter presentare il ricorso? 

Come ti dicevo, in caso di revoca del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo è ammessa la possibilità di formulare sia il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, nel termine di 60 giorni dal momento della notifica del provvedimento, sia ricorso gerarchico al Prefetto, nel termine di 30 giorni dalla notifica del provvedimento.

La scelta, in questo caso, dovrà essere ben ponderata dal cittadino straniero con l’ausilio di un avvocato preparato in materia di revoca della carta di soggiorno.

In ogni caso, qualora dovessi optare per il ricorso gerarchico al Prefetto, è opportuno che tu sappia che, in caso di provvedimento negativo da parte del Prefetto potrai comunque formulare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale avverso questo provvedimento.

Un provvedimento di revoca della carta di soggiorno può trovare fondamento esclusivamente su una sentenza penale di condanna?

La risposta a questa domanda è sicuramente NO, dovendo il provvedimento di revoca tenere in considerazione comunque l’intera situazione di vita e familiare in Italia del cittadino straniero, dal momento che la pericolosità dovrà essere considerata come attuale al momento dell’applicazione del provvedimento di revoca della carta di soggiorno.

Allo stesso tempo il provvedimento del Questore dovrà essere sempre applicato sulla base di un principio di “proporzione”, essendo chiaro, infatti, che non potrà essere applicata la revoca della carta di soggiorno se la violazione commessa dal cittadino straniere non è particolarmente grave, ovvero se non costituisce una minaccia sufficientemente grave ai diritti fondamentali della persona o all’incolumità dello Stato.

La valutazione in merito alla pericolosità sociale del cittadino straniero condannato per reati gravi, quindi, dovrà necessariamente tenere conto delle effettive abitudini della vita quotidiana del cittadino straniero, comprese le eventuali frequentazioni da parte dello stesso di ambienti di malaffare, imponendo al Questore di verificare anche la stabilità dell’attività lavorativa in Italia ed i legami familiari sul territorio Italiano del cittadino straniero.

Da questo punto di vista ti segnalo come la Corte di Giustizia dell’Unione europea, con la sentenza 3 settembre 2020 – cause riunite C-503/19 e C-592/19 ha precisato che: “Le autorità competenti di uno Stato membro non possono negare ad un cittadino di un Paese terzo lo status di soggiornante di lungo periodo per motivi di ordine pubblico (art. 6, par. 1, dir. 2003/109) per il mero fatto che egli ha subito una condanna penale, senza un esame specifico della sua situazione per quanto concerne, in particolare, la natura del reato che ha commesso, il pericolo che egli può rappresentare per l’ordine pubblico o la pubblica sicurezza, la durata del suo soggiorno nel territorio di tale Stato membro e l’esistenza di legami con quest’ultimo”.

Quali sono i presupposti per poter fare ricorso contro il provvedimento di revoca della Carta di soggiorno?

Come ti dicevo, la giurisprudenza Italiana ha tenuto in  grande considerazione gli orientamenti espressi dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europa in merito ai provvedimenti di revoca della carta di soggiorno.

Devi capire, infatti, che molto spesso questi provvedimenti vengono applicati dal Questore con molta leggerezza, prendendo in considerazione esclusivamente le eventuali sentenze di condanna applicate nei confronti del cittadino straniero e senza tenere in minima considerazione il fatto che lo stesso, nel corso degli anni, abbia potuto cambiare radicalmente la propria vita, abbia tutta la sua famiglia in Italia e che, magari, abbia un lavoro e sufficienti fonti di reddito per poter vivere in Italia.

Da questo punto di vista è evidente che la valutazione in merito alla revoca della carta di soggiorno deve tenere necessariamente in considerazione tutti gli elementi inerenti la vita dal cittadino straniero, non potendo, questo provvedimento, trovare fondamento esclusivamente sul presupposto della sentenza penale di condanna.

Sono davvero numerose, infatti, le sentenze dei Tribunali Italiani in cui si critica l’operato delle Questure le quali, molto spesso, fondano i provvedimenti di revoca della carta di soggiorno sul solo presupposto dell’applicazione nei confronti del cittadino straniero di una sentenza penale di condanna; te ne riporto alcune delle più recenti per farti comprendere meglio:

  • La revoca del permesso per lungo soggiornanti deve essere sorretta da un giudizio di pericolosità sociale dello straniero, motivato non solo dell’intervenuta condanna, ma da più elementi, in particolare con riguardo alla durata del soggiorno nel territorio nazionale, all’inserimento sociale, familiare e lavorativo dell’interessato, escludendo l’operatività di ogni automatismo in conseguenza di condanne penali riportate”. Consiglio di Stato sez. III, 03/07/2020, n. 3961
  • Ai fini della legittimità della revoca del permesso per lungo soggiornanti è necessario che la stessa sia sorretta da un giudizio di pericolosità sociale dello straniero, con una motivazione che consideri anche la durata del soggiorno nel territorio nazionale, all’inserimento sociale, familiare e lavorativo dell’interessato, dovendo escludersi, in caso di condanne penali, l’operatività di ogni automatismo”. Consiglio di Stato sez. III, 14/01/2021, n. 437
  • Il provvedimento di revoca del permesso per soggiornanti di lungo periodo, deve essere effettuato attraverso una concreta valutazione della durata del soggiorno nel territorio nazionale e dell’inserimento sociale, familiare e lavorativo dello straniero”. Consiglio di Stato sez. III, 01/10/2020, n. 5755

Avrai compreso bene che non sempre i diritti dei cittadini stranieri vengono rispettati, essendo molto spesso questi provvedimenti applicati con molta “leggerezza” da parte delle Questure per questo, come ti dicevo prima, nel caso in cui dovesse esserti notificato un provvedimento di revoca del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo è importante che tu ti rivolga ad un avvocato esperto in casi di revoca della carta di soggiorno che possa sin dal primo momento far valere al meglio i tuoi diritti.

In caso di revoca della carta di soggiorno può essere richiesta la sospensione del provvedimento?

Assolutamente Si, ed anzi è molto importante rivolgersi immediatamente ad un avvocato per la revoca della carta di soggiorno proprio per valutare sin dal primo momento la possibilità di poter richiedere un provvedimento sospensivo.

È chiaro che, in questo tipo di procedimenti, la tempestività conta tantissimo dal momento che, nei confronti del cittadino straniero titolare di un permesso di soggiorno revocato, potrà essere applicato anche un provvedimento di espulsione dall’Italia con urgenza che, chiaramente, limiterebbe del tutto la tua possibilità di soggiornare in Italia ovvero di richiedere un altro tipo di permesso di soggiorno.

Perché rivolgersi ad un avvocato che ha già affrontato casi di revoca della carta di soggiorno?

Come avrai potuto comprendere, la formulazione di un ricorso contro il provvedimento  di revoca del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo è particolarmente complessa e delicata, essendo in gioco il diritto di vivere legalmente e liberamente in Italia da parte del cittadino straniero.

Per questa ragione, nel caso in cui ti dovesse essere notificato un provvedimento di questo tipo, è di fondamentale importanza che tu non perda tempo e ti rivolga immediatamente ad un avvocato preparato ad affrontare casi di revoca della carta soggiorno, con specifica competenza in materia di immigrazione.

Devi capire, infatti, che eventuali ritardi nella formulazione del ricorso ed eventuali errori nelle procedure potrebbero compromettere del tutto il tuo diritto di soggiornare liberamente in Italia.

Lo studio legale Avvocato Penalista H24 si occupa da anni della materia dell’immigrazione, aiutando i cittadini stranieri che hanno difficoltà in Italia.

Devi inoltre sapere che, al fine di semplificare la comunicazione con i nostri assistiti e poter spiegare al meglio le procedure da seguire, tutti i professionisti dello studio legale internazionale Avvocato Penalista H24 parlano perfettamente la lingua Italiana, Francese, Inglese e Spagnola.

Il metodo di Avvocato Penalista H24

La nostra priorità è porre l’assistito al centro del nostro operato, assumerci le sue preoccupazioni ed i suoi timori. 

Avere dei problemi in materia di immigrazione e non riuscire a comprendere come risolverli è sicuramente frustrante e pertanto va affrontato con l’aiuto di un avvocato che sappia come comportarsi in caso di revoca della carta di soggiorno che possa indirizzarti al meglio sin dal primo momento.

Nel corso degli anni abbiamo ben compreso questa circostanza ed è dunque fondamentale sin da subito instaurare un rapporto di fiducia con l’assistito che si sostanzia in:    

1. informazione costante sulla nostra attività professionale svolta nel Tuo esclusivo interesse. Sarai aggiornato passo passo di cosa stiamo facendo e di cosa accadrà. Ti spiegheremo le cose in modo che tu possa capire il difficile linguaggio della legge;

2. massima disponibilità e reperibilità: il nostro studio si chiama Avvocato Penalista H24 perché siamo sempre operativi 7 giorni su 7 24 ore al giorno. Siamo sempre al tuo fianco e potrai sempre contare su di noi. Tutti i giorni a qualsiasi ora del giorno e della notte.

3. formulazione di un preventivo immediato senza sorprese future. Ogni scelta difensiva sarà preventivamente concordata con Te, non avrai brutte sorprese e non dovrai sostenere costi imprevisti. Sin dal principio saprai quali sono i costi che dovrai sostenere.

Il rispetto di queste semplici regole e la nostra preparazione ci ha portati nel corso degli anni a regalare tante soddisfazioni ai nostri clienti.

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