Truffa Trading online: perché fare la denuncia tramite avvocato

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Truffa Trading online: perché fare la denuncia tramite avvocato

In questo articolo racconto un caso da noi affrontato ed afferente una truffa trading online che ha coinvolto un investitore che -disperato- si è rivolto al nostro studio legale: la poca conoscenza che si ha del mondo degli investimenti finanziari e, in particolar modo, del mondo delle cryptovalute, può giocare brutti scherzi.

Spero vivamente che, attraverso il racconto dell’esperienza di una persona come te, tu possa comprendere che è possibile recuperare i soldi che sembrano stati persi nel trading online ma che tutto deve essere fatto nel maniera corretta, magari, con l’ausilio di un professionista che sia in grado di aiutarti.

Leggi attentamente cosa è capitato al nostro assistito per evitare di incorrere nello stesso errore. 

Che cosa è successo al nostro assistito?

Come avrai capito, il protagonista della vicenda che mi accingo a raccontare, è stato vittima di una pesante truffa con il trading online: gli è stato fatto praticamente il lavaggio del cervello ed il falso broker -attraverso la promessa di facili guadagni- lo ha indotto a versare diverse migliaia di euro di euro in una piattaforma di trading online che poi si è rivelata essere falsa.

Infatti, allorquando sulla piattaforma erano maturati ingenti -seppur apparenti- guadagni, il nostro povero malcapitato ha deciso di realizzare il profitto (ovverosia ritirare il capitale) ed lì è iniziato il suo calvario.

Si sono susseguite una serie di richieste di denaro da parte del falso broker il quale, a suo dire, era necessario per lo sblocco dei fondi: tasse, commissioni, depositi antiriciclaggio, tutti versamenti che il nostro assistito ha fatto con l’unica speranza di recuperare il capitale.

Inutile dirti che nulla gli è stato restituito e che il trader è successivamente sparito con tutti i risparmi di quello che poi sarebbe diventato il nostro assistito.

Ovviamente, compreso il fatto di essere stato truffato, era doveroso, per l’investitore, intraprendere una azione legale volta al recupero del capitale. 

Ti racconto come si è comportato e perché ha sbagliato l’approccio incorrendo in un clamoroso errore di valutazione che stava per costargli molto caro.

Cosa ha deciso di fare l’investitore?

Una volta compreso di essere stato vittima di una truffa online per diverse migliaia di euro, senza informarsi e valutare bene il da farsi, si è autonomamente recato dalla forze dell’ordine per spiegare i fatti e denunciare il falso broker nella speranza di recuperare il capitale.

Ma è stata la scelta corretta? 

A nostro avviso no e vi spiego il perché.

Perché la denuncia è stata sbagliata?

Abbiamo successivamente letto la denuncia redatta dal povero malcapitato e possiamo con certezza dirvi che l’atto depositato non era corretto perché non forniva le indicazioni necessarie alle forze dell’ordine per arrivare:

  • all’individuazione del falso broker;
  • al rintraccio del capitale indebitamente versato a quest’ultimo.

Spesso, chi subisce una truffa trading online, non comprende bene gli artifizi ed i raggiri messi in atto dal falso broker per spillare il denaro: è dunque chiaro che se non si comprende bene come si è articolata la truffa sarà difficile predisporre una denuncia querela che possa effettivamente aiutare le forze dell’ordine a recuperare il capitale versato.

Per tale ragione, a nostro avviso, nel caso di truffa trading online, sarebbe certamente opportuno rivolgersi ad un avvocato specializzato che possa aiutarti a predisporre la denuncia querela ovvero la strategia migliore per arrivare ad ottenere il risultato sperato (senza dubbio, come detto, il recupero del capitale indebitamente versato al falso broker).  

Ed infatti, il lavoro fatto in via del tutto autonoma da parte dell’investitore truffato, non ha portato i risultati sperati anzi si stava quasi per perdere del tutto la possibilità di recuperare il denaro.

Perchè? Te lo spiego subito.

Quali sono stati gli sviluppi dopo la denuncia presentata in via autonoma dal truffato?

Dopo aver depositato la denuncia querela per truffa trading online personalmente e senza l’ausilio di un avvocato, il Pubblico Ministero, non avendo reperito all’interno dello scritto, delle informazioni utili al fine di intraprendere le indagini opportune finalizzate al recupero del capitale, non ha potuto fare altro che richiedere l’archiviazione del fascicolo al Giudice per le indagini preliminari sostenendo, all’interno della sua richiesta, l’impossibilità di effettuare le indagini.

Ti spiego nel dettaglio quali sono state le argomentazioni che il magistrato ha utilizzato per chiedere la chiusura del caso.

Perché il PM ha chiesto l’archiviazione del caso?

Il Pubblico Ministero, infatti, ha richiesto l’archiviazione del caso denunciato dall’investitore, in quanto sulla scorta delle informazioni compendiate all’interno dello scritto, non vi erano:

  • ‘atti istruttori che possano essere utilmente esperiti’;
  • che allo stato ‘non è possibile identificare l’autore della truffa’; 
  • ‘che le cripto-monete possono essere frazionate e girocontate’.

È chiaro dunque che non fornendo le informazioni necessarie per l’espletamento delle indagini, l’epilogo non poteva che essere l’archiviazione del caso e, conseguentemente, la perdita del capitale del povero risparmiatore.

La richiesta di archiviazione del PM
La richiesta di archiviazione del PM

Come si è comportato il nostro assistito dopo la richiesta di archiviazione formulata dal PM?

Il merito del nostro assistito è stato quello di non darsi per vinto ed ha dunque iniziato a cercare -finalmente dovremmo dire- un avvocato specializzato nell’ambito della truffa trading online al fine di raddrizzare la situazione e fornire le informazioni utili alle forze dell’ordine.

Egli ha compreso le sue mancanze, di certo non per sua colpa non essendo avvocato, ed iniziato ad interagire con noi attraverso una prima telefonata di carattere informativo per sondare il da farsi.

La decisione è stata quella di rivolgersi al nostro studio legale e, dunque, affidarci l’incarico.

Perché l’investitore truffato si è rivolto ad “Avvocato Penalista H24”?

La risposta è molto semplice: perché non voleva perdere il capitale investito!

La persona truffata ha compreso che non poteva da solo fare il lavoro che deve necessariamente essere svolto da un avvocato e, dopo aver effettuato una consulenza in tema di truffa trading online con il nostro Avvocato Vincenzo Ezio Esposito, si è determinato ad affidarci l’incarico al fine di intraprendere la strada più opportuna per recuperare il denaro in caso di truffa online.

Una volta effettuata la video consulenza e conferito il mandato al nostro studio legale, ci siamo messi all’opera ed abbiamo studiato la strategia più adeguata per recuperare il capitale investito dal nostro cliente cercando di rimediare agli errori che aveva commesso nella redazione -in via del tutto autonoma- della denuncia querela presentata alle forze dell’ordine.

Ti spiego, nel dettaglio, cosa abbiamo fatto per raddrizzare una situazione che sembrava compromessa. 

Cosa abbiamo fatto: la nostra strategia nel caso di Truffa trading online?

Una volta richiesta l’archiviazione del fascicolo da parte del PM, se fosse stato acquiescente, il nostro cliente avrebbe perso per sempre la possibilità di recuperare i soldi che aveva ceduto al falso broker credendo che costui li avesse investiti per suo conto.

 Bisognava dunque replicare alla richiesta di archiviazione del PM attraverso un atto di opposizione alla richiesta di archiviazione che potesse contenere -diversamente da quanto fatto dal nostro assistito con la denuncia scritta di proprio pugno- tutti gli elementi utili per il rinvenimento del capitale.

Ed allora, la nostra attenzione, si è focalizzata sul redigere l’atto di opposizione nel miglior modo possibile affinché il Giudice potesse restituire gli atti al PM ordinando la prosecuzione delle indagini sulla scorta delle nostre indicazioni.

Ti spiego come è stata articolata la richiesta che abbiamo fatto nell’interesse del nostro assistito -magistralmente redatta dall’Avv. Ismaele Brancaccio– affinché lui potesse ancora coltivare le speranze di recuperare il capitale che ingenuamente aveva ceduto al falso broker dopo essere stato vittima di una truffa trading online.

Come è stata articolata l’opposizione alla richiesta di archiviazione?

Come detto, nell’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione, sono state inserite tutte le informazioni -mancanti nella denuncia querela presentata in via autonoma dal nostro assistito- finalizzate alla individuazione dei responsabili ma, soprattutto, finalizzate al recupero del capitale.

Ed infatti, la nostra attenzione, si è focalizzata sullo svolgimento delle investigazioni per individuare il tracciamento dei fondi fornendo tutti i dati necessari per l’ottenimento di un sequestro del capitale del nostro cliente e per la successiva restituzione dello stesso sul suo conto corrente.   

Cosa ha deciso il Giudice sulla nostra richiesta?

Una volta depositata l’opposizione alla richiesta di archiviazione contenente le informazioni necessarie per la prosecuzione delle indagini le quali, a nostro avviso, dovevano necessariamente vertere sul recupero del capitale seguendone la rintracciabilità, è stata fissata udienza davanti al GIP (Giudice per le indagini preliminari) il quale, valutando il nostro scritto (l’atto di opposizione per l’appunto) e le investigazioni effettuate per conto del nostro cliente, ha ritenuto di accogliere la nostra richiesta è riaprire il caso.

Richiesta di archiviazione rigettata
La decisione del Giudice che accoglie la nostra tesi

Adesso, dunque, le forze dell’ordine dovranno svolgere tutte le investigazioni che abbiamo suggerito nell’atto di opposizione le quali, se seguite alla lettera, possono senza dubbio portare al recupero del capitale rubato al nostro assistito nell’ambito di una truffa trading online.

È questo il nostro unico e solo obiettivo: siamo fiduciosi che possa effettivamente realizzarsi. 

Cosa ci insegna questa vicenda?

Che purtroppo, o per fortuna, ognuno deve fare il proprio lavoro e che non ci si può improvvisare avvocati soprattutto nell’ambito di una tematica delicata come quella della truffa trading online ove molto spesso, la vittima, non ha neppure compreso come la stessa si è articolata ed è dunque di fatto materialmente impossibilitata a fornire le informazioni utili alle forze dell’ordine per arrivare al recupero del capitale.

La storia che qui ti ho raccontato lo certifica: il nostro assistito sperava di riuscire a fare tutto da solo ed invece stava perdendo per sempre l’opportunità di riavere i suoi soldi.

Il consiglio che posso darti, dunque, non può essere che quello di rivolgerti ad un avvocato competente in materia di truffa trading online che possa aiutarti ad intraprendere la strada corretta per arrivare al tanto agognato recupero del capitale.

Quale è la nostra esperienza in caso di truffa trading online?

Abbiamo affrontato diversi casi di truffa on line (anche in ambito criptovalute) e ti consigliamo di fare molta attenzione quando occorre intraprendere una azione legale finalizzata al recupero del capitale: prima di fare qualsiasi passo, soprattutto quando decidi di redigere da solo una denuncia querela, consulta prima degli esperti in materia in quanto una consulenza on line h24 preventiva può senza dubbio aiutarti a non incorrere nella stessa problematica che si è verificata nel caso che qui ti ho raccontato.   

Ti lascio altri articoli sul nostro sito afferenti l’argomento delle truffe on line (crypto e non) affinché tu possa trovare informazioni utili e comprendere che siamo effettivamente degli esperti del settore e che possiamo aiutarti.

Abbiamo anche trattato sul nostro canale YouTube questi argomenti. Guarda i nostri video:

Truffa on line e Trading online. Come recuperare i soldi. Crypto Bitcoin – YouTube

Se vuoi, invece, una consulenza specializzata con un nostro avvocato crypto per una truffa on line, non esitare a contattarci saremo subito a tua disposizione.

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