Estradizione Dubai Emirati Arabi Uniti. Cosa prevede il trattato di estradizione con l’Italia?

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Estradizione Dubai Emirati Arabi Uniti. Cosa prevede il trattato di estradizione con l’Italia?

Con la ratifica del trattato di estradizione Italia Emirati Arabi, approvato in Italia dal Consiglio dei Ministri a partire dal 22 febbraio 2018, si è voluta intensificare la cooperazione giudiziaria internazionale in materia penale tra questi due Stati, al fine di rendere ancora più efficace la lotta contro la criminalità in ambito internazionale in relazione ai reati commessi in questi Stati.

Lo scopo del trattato di estradizione, infatti, è proprio quello di creare una vasta area di collaborazione tra le autorità giudiziarie Italiane e quelle degli Emirati Arabi in materia di lotta al crimine, andando quindi a disciplinare in maniera puntuale la materia dell’estradizione tra questi due stati e quindi la materia della consegna delle persone sottoposte ad un procedimento penale in uno dei due Stati nei cui confronti è stata applicata una misura cautelare, ovvero nei cui confronti è stata disposta una sentenza definitiva di condanna.

Devi sapere, infatti, che il procedimento di estradizione, viene disposto nel momento in cui un soggetto deve essere trasferito da uno Stato all’altro al fine di essere sottoposto, in questo stato, ad un procedimento penale (nel caso della cd. estradizione processuale), ovvero al fine di eseguire in questo stato una sentenza definitiva di condanna (nel caso della cd. estradizione esecutiva).

Normalmente, ancor prima di iniziare un procedimento di estradizione, si avvierà la ricerca della persona in ambito internazionale attraverso l’emissione di una red notice di Interpol, e questo al fine di richiedere a tutte le forze di polizia presenti nei diversi stati che fanno parte del sistema di Interpol di individuare la persona nel territorio del proprio stato, richiedendo pertanto di sottoporre ad arresto questa persona al fine di procedere alla instaurazione del procedimento di estradizione ed alla successiva consegna della stessa.

Una volta arrestata la persona, quindi, si procederà all’apertura di un procedimento di estradizione in cui potrà essere disposta o rifiutata la consegna della persona allo stato richiedente.

Se hai un problema di estradizione, oppure se credi di essere ricercato in ambito internazionale e vuoi sapere come fare per richiedere la cancellazione di una red notice di Interpol, ti consiglio di leggere attentamente questo articolo nel quale ti spiego nel dettaglio cosa sono le red notice di Interpol e come fare a richiedere la cancellazione o la sospensione delle red notice

In ogni caso, andiamo a vedere ora, nel dettaglio, cosa prevede il trattato di estradizione Italia Emirati Arabi, quali sono i reati per i quali può essere richiesta l’estradizione e come comportarsi nel caso in cui la richiesta di estradizione provenga da uno di questi due stati. 

Quali sono gli Stati che fanno parte del trattato di estradizione Italia Emirati Arabi ?

Il trattato di estradizione, così come risulta ovvio, fa riferimento alle relazioni internazionali in materia di cooperazione giudiziaria in essere tra l’Italia e lo stato degli Emirati Arabi Uniti, e quindi troverà applicazione, oltre che in Italia, in tutti e sette gli Emirati che compongono questo stato, ovvero: Abu Dhabi, Ajman, Dubai, Fijaira, Ras al-Khaima, Sharja ed Umm Al-Qaywain.

Quando si applica il trattato di estradizione Italia Emirati Arabi?

Come ti dicevo prima, il trattato di estradizione Italia Emirati Arabi è un accordo bilaterale tra i due stati che trova applicazione nel caso in cui una persona commetta un reato in uno dei due stati e venga sottoposta ad arresto nell’altro stato, in ragione di un ordine di arresto internazionale.

Ti faccio un esempio affinché tu possa comprendere meglio: nel caso in cui tu commetta un reato negli Emirati Arabi e venga disposto il tuo arresto in Italia per questo reato, si aprirà un procedimento di estradizione in Italia in cui l’Italia dovrà decidere se disporre la tua consegna allo stato degli Emirati Arabi, essendo quindi l’Italia obbligata ad applicare per la decisione sull’estradizione i principi sanciti dal trattato di estradizione esistente tra questi due Stati.

Viceversa, nel caso in cui tu commetta un reato in Italia e ti trovi negli Emirati Arabi, una volta disposto l’arresto in questo Stato, si aprirà un procedimento di estradizione in cui lo Stato degli Emirati Arabi dovrà decidere se accettare o rifiutare la richiesta di consegna formulata dall’Italia.

In ogni caso, qualora si dovesse verificare una delle condizioni che ti ho rappresentato in precedenza, è opportuno rivolgersi sin dal primo momento ad un avvocato estradizione Italia Emirati Arabi, con specifica competenza in materia di estradizione e di diritto internazionale, al fine di evitare che possa essere disposta la tua consegna.

Cosa prevede il trattato di estradizione?

Il trattato di estradizione Italia Emirati Arabi, come ti dicevo prima, regola le relazioni internazionali tra le Autorità Giudiziarie Italiane e quelle degli Emirati Arabi in materia di estradizione, e quindi in materia di cooperazione giudiziaria tra questi due stati, disciplinando i casi in cui potrà essere disposta l’estradizione e quali sono, invece, le ragioni per le quali la richiesta di estradizione potrà (o dovrà obbligatoriamente) essere negata da uno di questi due stati.

Una volta disposto l’arresto della persona in Italia o negli Emirati Arabi, come ti dicevo prima, si aprirà il procedimento di estradizione.

La richiesta di estradizione, con tutta la documentazione a sostegno della stessa, dovrà essere trasmessa attraverso le Autorità Centrali dei due paesi le quali, nello specifico, avranno anche il compito di intavolare un dialogo tra le parti durante l’intero procedimento di estradizione e procedere all’invio della documentazione che può essere richiesta dalle Autorità Giudiziarie dei due Stati.

Una volta pervenuta la richiesta, infatti, inizierà il procedimento di estradizione in cui le Autorità Giudiziarie dello Stato a cui viene formulata la richiesta dovranno decidere se acconsentire o meno alla consegna della persona richiesta e, per fare ciò, potrebbero avere anche la necessità di richiedere ulteriori informazioni o documenti sugli elementi che hanno determinato la richiesta di estradizione, sulle condizioni detentive ecc.

Devi infatti sapere che, al fine di concedere l’estradizione, è necessario che il fatto/reato per il quale è stata formulata la richiesta di estradizione sia considerato come reato in entrambi gli Stati (cd. principio della doppia incriminazione), essendo quindi assolutamente logico pensare che, nel caso in cui tale fatto costituisca reato soltanto in uno dei due stati non potrà essere disposta la consegna.

Devi sapere, inoltre, che non fa alcuna differenza se la persona nei cui confronti viene formulata la richiesta di estradizione sia un cittadino dello stato a cui viene formulata la richiesta (ad esempio una richiesta di estradizione fatta all’Italia nei confronti di un cittadino Italiano), essendo espressamente previsto nel trattato bilaterale che ciascuno Stato possa estradare finanche i propri cittadini, dovendosi inoltre impegnare, in caso di rifiuto alla consegna, ad eseguire direttamente la pena.

Nel caso in cui, invece, l’estradizione venga richiesta in relazione ad un reato in materia fiscale, non troverà applicazione il principio della doppia incriminazione, potendo essere disposta la consegna anche nel caso in cui la norma che disciplina la materia sia differente da uno stato all’altro.

Quali sono i limiti di pena per i quali può essere richiesta l’estradizione tra l’Italia e gli Emirati Arabi?

Il trattato di estradizione Italia Emirati Arabi prevede espressamente dei limiti di pena, al di sotto dei quali non potrà essere disposta la consegna della persona richiesta.

Ebbene, nel caso in cui la richiesta di estradizione venga formulata in relazione ad un reato per il quale è stato disposto soltanto un provvedimento cautelare (cd. estradizione processuale), la consegna della persona potrà essere disposta soltanto nel caso in cui il fatto/reato sia punito in entrambi gli Stati con la pena della reclusione per un periodo non inferiore ad un anno.

Nel caso, invece, in cui la richiesta di estradizione venga formulata in reazione ad una sentenza di condanna già esecutiva, e quindi nel caso in cui il procedimento penale sia già terminato, la consegna della persona potrà essere disposta soltanto nel caso in cui il residuo di pena che ancora dovrà essere eseguito sia superiore ai sei mesi di reclusione.

Quali sono i casi in cui l’estradizione dovrà essere necessariamente negata?

Il trattato estradizione Italia Emirati Arabi prevede espressamente l’esistenza di casi in cui l’estradizione dovrà obbligatoriamente essere negata, non potendo quindi essere disposta la consegna della persona ricercata.

Si tratta, nello specifico, dei casi in cui si procede nei confronti della persona richiesta per un reato di tipo politico o militare, dei casi in cui la richiesta di estradizione venga formulata per ragioni di persecuzione fondata su motivi di razza, nazionalità, religione, lingua, opinioni politiche ecc., dei casi in cui la richiesta di estradizione possa compromettere la sovranità, la sicurezza o l’ordine pubblico dell’altro Stato.

Inoltre la richiesta di estradizione dovrà obbligatoriamente essere negata nel caso in cui la persona richiesta sia stata già stata giudicata per il medesimo fatto sul quale si fonda la richiesta di estradizione nell’altro Stato (principio del cd. ne bis in idem), ovvero nel caso in cui nello Stato richiedente l’estradizione, o nello Stato a cui viene formulata la richiesta di estradizione, sia intervenuta una causa di estinzione del reato o della pena.

Infine la richiesta di estradizione dovrà essere obbligatoriamente rifiutata nel caso in cui la persona richiesta corra il rischio di essere sottoposta a tortura, a trattamenti illegali, inumani o degradanti ovvero nel caso in cui possa essere applicata nei suoi confronti la pena di morte.

In questa ultima ipotesi l’estradizione Italia Emirati Arabi potrà essere concessa soltanto nel caso in cui lo Stato si impegni a non eseguire la pena di morte ed a commutare la stessa con una pena detentiva con una decisione definitiva che dovrà essere comunicata all’altro Stato attraverso le Autorità Centrali.

Quali sono i casi in cui la scelta di negare l’estradizione è facoltativa? 

Il trattato di estradizione Italia Emirati Arabi prevede espressamente dei casi in cui il rifiuto alla richiesta di estradizione può essere facoltativo, e quindi saranno le Autorità Giudiziarie dei diversi Stati a dover valutare la sussistenza di determinati presupposti per acconsentire o meno alla richiesta di estradizione.

Si tratta, nello specifico, dei casi in cui lo Stato a cui viene formulata la richiesta di estradizione rivendichi la propria competenza a decidere sul reato per il quale è stata formulata la richiesta di estradizione, ovvero del caso in cui la persona nei cui confronti viene formulata la richiesta di estradizione sia sottoposta a procedimento penale, per i medesimi fatti, nello Stato a cui viene formulata la richiesta di estradizione.

Inoltre la richiesta di estradizione potrà essere negata finanche allorquando vi siano delle ragioni di tipo umanitario quali, ad esempio, l’età della persona richiesta o anche le condizioni di salute della stessa.

Perché affidarsi ad un avvocato estradizione Italia Emirati Arabi?

Nel caso in cui tu sia sottoposto ad un procedimento di estradizione Italia Emirati Arabi è molto importante rivolgerti sin dal primo momento ad un avvocato che abbia specifica competenza in materia di estradizione ed in diritto internazionale, così che potrà esserti garantito sin dal primo momento il diritto di difesa nel procedimento di estradizione.

Devi capire, infatti, che i procedimenti di estradizione sono particolarmente complessi e richiedono delle conoscenze giuridiche specifiche, pertanto, nel caso in cui sia iniziato un procedimento di estradizione tra questi due Stati è opportuno affidarsi ad un Avvocato competente in estradizione Italia Emirati Arabi, che conosca bene la materia giuridica trattata di modo che, sin dal primo momento, vi sia la massima garanzia del diritto di difesa, disponendo la strategia difensiva più opportuna al caso specifico.

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